In questo articolo ti spiegherò cos’è un crollo vertebrale con osteoporosi, da cosa viene provocato e qualè la terapia migliore per guarire da questa condizione. 

Per crollo vertebrale intendiamo un cedimento con una o più fratture a livello della colonna.

L’osteoporosi è una malattia del metabolismo osseo che vede una precoce porosità dell’osso dovuta alla perdita progressiva di densità ossea (riduzione quantitativa) e una degradazione della sua microarchitettura (riduzione qualitativa).

Le fratture arrivano quando il peso del corpo, oppure un incidente, pone ad un impatto l’osso più grande di quello in grado di sopportare. Le fratture sono la discriminante principale che classifica un osteoporosi lieve da una severa, oltre al grado di demineralizzazione ossea riscontrato nell’esame della MOC.

Cosa provoca un crollo delle vertebre con osteoporosi

Il crollo vertebrale può essere causato da un movimento “stupido” con uno starnuto, un piegamento laterale del busto o una flessione in avanti, oppure da una semplice e banale caduta a terra o ancora spostando un peso elevato rispetto alla forza che si ha. 

Il 30% degli incidenti avviene quando la persona si trova sdraiata a letto.

Questo per farti capire come sia davvero bassa l’incidenza e la correlazione tra una cattiva ergonomia e la frattura.

Quali sono i sintomi di un crollo vertebrale

Il male alla schiena aumenta, anche se è cronico, soprattutto da in piedi e si riduce da sdraiati. Anche alla visione si possono riscontrare dei disallineamenti delle vertebre, con una perdita di centimetri di altezza e delle limitazioni del movimento. Spesso però dolori improvvisi, che peggiorano repentinamente sono liquidati dal medico con un farmaco, che “tappa” il dolore ma non va a fondo del problema. Non è raro associare disturbi gastrointestinali a problemi digestivi, quando in realtà origina tutto da un problema all’apparato osteo-articolare spinale.

Ecco perché è fondamentale farsi seguire in caso di osteoporosi da un buon medico e da un buon chinesiologo specializzato in movimento fisico adattato per prevenire condizioni peggiorative più importanti.

Il dolore è davvero importante, tanto da evidenziare uno stato di depressione.

Cosa provoca il crollo vertebrale con osteoporosi?

Sono tante le complicanze e possono essere dirette e indirette.

Da un esame obiettivo posturale, oltre alla riduzione dei centimetri in altezza, si può notare un aumento della curvatura in avanti del busto, un aumento delle difficoltà digestive, una costrizione all’inattività fisica, un affaticamento precoce muscolare e sistemico, difficoltà a respirare e nei casi peggiori trombosi venose.

Inoltre vi è la perdita della piena autonomia nella quotidianità, con disagio sociale ed emotivo, fino alla completa ospedalizzazione.

Quali vertebre sono coinvolte nei crolli vertebrali osteoporotici

Non ci sono dei punti in particolare, di solito il tratto che va dalla vertebra dorsale 3 fino alla 5°vertebrale sono le più frequenti, soprattutto nelle vertebre D12 ed L1. Le fratture possono essere da schiacciamento o avvengono nella parte anteriore del corpo vertebrale.

Quali esami fare per la diagnosi di crollo vertebrale

Le indagini se vi è un sospetto di di questa condizione vengono prescritte dal medico partendo dalla classica radiografia fino alla tomografia computerizzata, più specifica nel caso in cui vi sia presente dolore forte e sospetti crolli somatici. Meno utile è la risonanza magnetica, che spesso non viene nemmeno presa in considerazione, a meno che non si voglia capire se è una frattura più o meno recente o se c’è un coinvolgimento del midollo spinale.

La terapia con crolli vertebrali

In base al tipo di frattura, in caso di singola o rottura multipla, la terapia sarà di tipo chirurgica nei casi più gravi o conservativa nelle fratture composte e stabilizzate. La fase riabilitativa e fisioterapica, che dura dai 60 ai 120 giorni, prevede l’utilizzo di un bustino che assetta la posizione delle vertebre mentre si attende la guarigione. Tempi più lunghi si ritrovano dopo l’intervento chirurgico, che ha come obiettivo primario quello di stabilizzare con strumenti come le viti di abbassare la pressione su eventuali compressioni midollari coinvolte.

L’inattività è la vera bestia nera, infatti tra le complicazioni elencate prima il rischio di trombosi è più alto proporzionalmente al periodo che si passa sdraiati sul letto senza muoversi.

Il periodo riabilitativo ha come finalità il recupero del movimento funzionale, la riduzione del dolore, il miglioramento della forza e della flessibilità abbassando il rischio caduta, spauracchio di rilievo per evitare cadute in futuro.

L’attività fisica con crolli vertebrali per stare meglio 

Dopo un’iniziale esame obiettivo posturale, il mio lavoro parte da un’intervista per raccogliere più dati possibili sulla tua storia clinica passata e il tuo background sportivo (se presente), sui farmaci che stai utilizzando e sulla sintomatologia attuale.

Dopo il passato, il presente. Oltre a tutta una serie di domande più specifiche, mi avvicino al periodo che precede il nostro incontro, cercando di capire l’allenabilità, ovvero la tolleranza all’esercizio personalizzato.

Tutto ciò non prevede nulla di particolarmente invasivo, ma necessito di accompagnarti come vero e proprio punto di riferimento da una condizione di scarsa funzionalità fisica ad una condizione che ti permetta di fare tutte le tue azioni quotidiane senza problemi o difficoltà. 

Insieme vado a progettare un piano di recupero graduale, con movimenti propedeutici che non scatenino dolori ma solo sensazioni piacevoli di benessere.

Faccio presente come sia assolutamente necessario iniziare alquanto prima un percorso di Salute fisica con esercizio fisico ben dosato e strutturato fin da subito.

Oltre a riprendere velocemente una buona condizione di completa autonomia, è fondamentale evitare che acceleri il processo di perdita di densità ossea indotta dall’inattività.

I nostri percorsi di Salute e Rinascita per Osteoporosi hanno visto casi di persone con crolli vertebrali aver registrato dopo mesi di affiancamento dell’esercizio alla terapia medica un miglioramento o un blocco dell’avanzata della perdita sulla colonna vertebrale. 

Svolgiamo nel recupero un’attività di tipo coordinativo atta a migliorare la stabilità dei muscoli che sostengono la colonna e aumentano la capacità di equilibrio.

Le attività di forza, che possono essere svolte con dei piccoli attrezzi e nei primi tempi con il semplice peso del proprio corpo, sono vitali per il rinforzo degli arti inferiori.

L’esercizio fisico svolto con regolarità, anche tutti i giorni, ha un forte effetto analgesico, paragonabile a quello dei farmaci anti infiammatori. 

Vengono prodotte sostanze oppioidacei ed endorfiniche.

Scommetto che stai facendo un sorriso: l’esercizio è un’arma a costo zero che tutti possiamo usare per ridurre i dolori.

Esercizi di allungamento e mobilità per la zona cervicale, il dorso e la parte lombare aumentano la sensazione di leggerezza che, soprattutto dopo uno stop di mesi, sono un vero e proprio toccasana anche per l’umore.

Più attività vengono svolte in questo senso e minore sarà l’impiego di farmaci medicali. L’approccio naturale è quello che seguiamo e promuoviamo all’interno dei nostri protocolli d’intervento.

L’aspetto del miglioramento posturale, attraverso un’educazione al movimento corretto (ergonomia) è la chiave per ritrovare la serenità. Insegniamo come lavarsi i denti la mattina, come stirare, come lavare i piatti,come camminare correttamente, portare la spesa e fare tutte quelle attività che con una postura scorretta possono peggiorare la situazione.

Rendere un movimento e compito motorio più economico significa fare meno fatica e sentire meno dolore dopo averlo svolto. 

Il che significa vivere una vita di altissima qualità senza invecchiare precocemente.

Prevenire i crolli vertebrali con osteoporosi e osteopenia

Evitare di abbracciare questa spiacevole condizione segue un percorso di Salute e Rinascita sulla falsariga di quello precedente.

Il rinforzo muscolo-scheletrico attraverso un’attività aerobica a scelta che ci piace, dalla camminata veloce al nordic walking, degli esercizi selettivi di forza, selettivi per i vari distretti target, una ginnastica che cura i muscoli posturali che ci arpionano al terreno sono le basi per allontanare il rischio di incidenti.

Nei nostri protocolli di prevenzione inseriamo dei piccoli movimenti settimanali con fase di volo in modo che le forze imposte ai muscoli si trasmettano con trazioni tendinee all’osso.

Le ossa, come già spiegato in altri articoli dove parlo di osteoporosi, hanno proprietà anisotrope, ovvero di modificazione delle proprie forme in base alle sollecitazioni esterne.

Conclusioni

Un chinesiologo clinico specializzato in movimento adattato per l’osteoporosi è la figura ideale per uscire dalle paure e da una condizione particolarmente limitante come quella dei crolli vertebrali con osteoporosi. 

Possiede conoscenze, esperienza ed abilità avanzate che possono essere applicate con successo alla situazione. 

Puoi richiedere accesso ai nostri percorsi richiedendo un incontro insieme scrivendo su whatsapp o chiamando la nostra assistente qui.

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Cerca di essere il più esaustiva possibile nella compilazione, cosa peggiora i tuoi sintomi e altro, in modo che possiamo capire se il nostro percorso è davvero adatto a te.

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