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Gli studi del rapporto tra la composizione del microbiota e la tiroide sono in molteplice diffusione.
Ne ritroviamo su persone con tiroidite di Hashimoto, con evidenza nella riduzione del Phylum Bacteriodetes e su persone con ipotiroidismo una diminuzione dei Firmicutes, due della famiglia Phyla più rappresentati nell’organismo.
Lo sviluppo di questi studi ha senso sia perché le tireopatie autoimmune sono tra le più frequenti la più patologie autoimmuni al mondo, sia perché la tireopatia autoimmune porta all’ipotiroidismo.
Purtroppo nella medicina convenzionale è sempre più in voga l’uso di farmaci a vita.
Il più utilizzato al mondo è la tiroxina, il cui assorbimento è particolarmente sensibile a tutta una serie di fattori ai quali il microbiota potrebbe non essere estraneo.
Negli ultimi tempi si studia sempre di più la mucosa duodenale, per potere identificare eventuali variazioni che siano importanti in relazione al malassorbimento e/o alla patogenesi immunitaria.
C’è una progressione del microbiota che cambia alcuni dei suoi aspetti, diverso nelle varie parti dell’intestino.
Per cui esso va guardato nei punti specifici dove il suo effetto, soprattutto quello metabolico, si può esprimere in maniera più importante.
A mio parere è fondamentale studiare gli equilibri intestinali in ogni sua parte perchè il microbiota ha influenza su un numero enorme di equilibri e squilibri endocrini e metabolici che vedono la tiroide come la grande protagonista.
Le numerose ricerche che correlano l’alimentazione e le patologie tiroidee mettono in evidenza come l’alterata permeabilità intestinale, denominata leaky gut, sia alla base dello sviluppo delle malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto o il morbo di Graves, e persino i tumori.
La riparazione atta a riportare benessere e funzionalità intestinale riporta lo squilibrio endocrino verso una condizione di normalità.
Nei nostri protocolli di rinascita 40+ dedicati alle disfunzioni tiroidee proponiamo schemi dietetici che in 4-8 settimane puliscono, disinfiammano e ripopolano il microbiota intestinale senza particolari difficoltà.
Qui il link per accedervi.
PERCORSI DI RINASCITA 40+ TIROIDE
La condizione per lo sviluppo delle patologie autoimmuni e i disagi tiroidei sono proprio la permeabilità intestinale.
Per permeabilità intestinale intendiamo che le giunzioni strette e il passaggio tra le pareti e il sangue sono danneggiati.
Le particelle non digerite passano attraverso senza problemi provocando infiammazione a livello sistemico che provocano una risposta del sistema immunitario.
Questa situazione porta ad un aumento delle food sensitivity, ovvero delle sensibilità agli alimenti.
Hai scoperto quindi da dove nascono artriti, psoriasi, ipotiroidismo e ipertiroidismo, stati di ansia e stress eccessivo.
Non per ultima va considerato poi il conseguente malassorbimento intestinale.
Iniziamo a capire cos’è il glutine.
Il glutine è una proteina che si forma nel grano, segale, orzo farro e kamut.
Ad oggi lo troviamo ovunque, persino nei dadi del brodo.
Gli alimenti che non contengono glutine sono il riso, il grano saraceno, l’amaranto, il sorgo, la quinoa e il mais.
Troviamo contaminazioni persino nell’avena.
Questa proteina rende elastici gli impasti e viene quindi utilizzata dappertutto.
Ci sono studi che confermano l’aumento di zonulina, un’altra proteina che regola la permeabilità e presente in grande misura nei celiaci e in chi è parecchio sensibile al glutine.
Fare esami di ricerca della zonulina con sospetti di problemi alla tiroide è la prima cosa da fare.
Questa modula le giunzioni strette delle quali ti parlavo prima.
Legandosi a dei recettori dissesta l’assemblamento delle cellule intestinali chiamate enterociti.
Di solito con zonulina alta si sviluppano reazioni autoimmuni e intolleranze.
Per alcune persone eliminare totalmente il glutine dalla dieta porta grande giovamento.
Per eliminazione non si intende solo eliminare i prodotti che ti ho detto prima, ma anche ricercare tutti gli alimenti quando fai la spesa certificati senza glutine.
L’infiammazione cronica intestinale che genera quella sistemica che ti dicevo prima si riduce con l’eliminazione.
Devi sapere che il nostro sistema immunitario, quando non riconosce come self qualunque composto, genera anticorpi per eliminare l’agente potenzialmente pericoloso.
Questo meccanismo perfetto diventa imperfetto qualora questa reazione immunitaria riconosce il glutine come molecola simili a quella del tessuto tiroideo.
Sequenze di proteine degli agenti patogeni esterni che somigliano dal punto di vista della forma molecolare ad alcune cellule del nostro corpo.
In questo caso parliamo di quelle della tiroide.
Questo fenomeno di somiglianza genera lo scompiglio nel nostro sistema immunitario e si chiama mimetismo molecolare.
Con tiroidite la nostra ghiandola diventa il bersaglio del nostro sistema immunitario.
Attaccando il glutine il nostro sistema di difesa attacca anche la nostra tiroide.
Eccoti spiegato la fisiologia di tiroiditi, hashimoto, graves, e simili.
Di solito chi ha questa forte sensibilità al glutine, ha lo stesso effetto sulle caseine, le proteine del latte.
Il fenomeno della cross reattività è proprio questa risposta del sistema immunitario uguale per tutte queste molecole e composti.
Queste risposte ad un allergene tendono ad essere uniformi anche verso altri allergeni.
Ecco spiegata la relazione forte tra caseine, glutine, tiroiditi e autoimmunità.
Non solo.
Ci sono altri responsabili come per esempio Yersinia enterolocolitica, un batterio che con lo stesso meccanismo porta ad ipertiroidismo indotto da Graves.
Qui puoi trovare tanti altri articoli dedicati alla nostra tiroide che ho scritto, cercali sotto la sezione dedicata, ti lascio il link.
Seguire un regime dietetico che esclude il glutine può davvero aiutare a mandare in remissione la malattia.
All’interno dei nostri percorsi di rinascita 40+ lavoriamo anche sugli altri aspetti molto importanti dello stile di vita che aiutano a ridurre tantissimi i fastidiosi sintomi della condizione clinica.
Il grano di oggi è stato parecchio modificato geneticamente e lo trovi sempre più ricco di glutine.
La sovraesposizione al glutine è massiccia e possiamo combatterla sostituendo i cibi ricchi di glutine con quegli alimenti che ti ho indicato prima, molto simili dal punto di vista della composizione nutrizionale, ma privi di questa proteina.
No, devi semplicemente valutare la tua risposta.
Per questo esistono protocolli personalizzati.
Quello che posso dirti è che sono sempre più in aumento le risposte impazzite del sistema immunitario e le sue relazioni con i problemi alla tiroide.
Idem le sensibilità al glutine.
Ci sono tanti tipi di reazioni al glutine e seguendo lo schema nutrizionale che trovi all’interno dei nostri percorsi andrai ad eliminare per un breve tempo determinati cibi, per poi imparare a reinserirli in modo progressivo.
Il nostro sistema immunitario potrebbe avere reazioni simili a quelle che ha al glutine con il latte, come ti dicevo prima, il lievito o per esempio anche avena e mais.
Le valutazioni vanno fatte con un professionista che sappia aiutarti a valutare se questi alimenti li tolleri o diano manifestazioni fastidiose che alimentano la disfunzione tiroidea.
Gonfiore, stipsi, diarrea, stanchezza, malessere dopo mangiato, reflusso e dolore sono segnali da non sottovalutare.
Se vuoi capire come alzare la qualità della tua vita con protocolli d’allenamento e strategie nutrizionali adeguate alla tua condizione puoi candidarti ad una valutazione fatta dai nostri 12 professionisti sanitari della medicina anti aging funzionale.
Quello che puoi fare ora, se ti è piaciuto l’articolo e ti ha aiutato a capire concetti già sentiti ma poco chiari, è condividere su tutti i social tutto questo!
Potresti davvero aiutare qualcun’altro nella stessa condizione tua a trovare la luce in fondo al tunnel ed uscire una volta per tutte dalla situazione di sconforto e disequilibrio nella quale ti trovi tu.
O semplicemente, a ritrovare la serenità che merita.
Forza e coraggio, un abbraccio.
dott. in scienze sportive e nutrizione umana
co-fondatore Fitness 40+
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