Gastrite e reflusso: 7 consigli per ridurla

Gastrite e reflusso 7 consigli per contrastarla dopo i 40 anni

Cos’è la gastrite

La gastrite non è nient’altro che un’infiammazione della mucosa gastrica che può essere dovuta a diverse condizioni incluse le infezioni da helicobacter pylori.

Può essere dovuta a farmaci inclusi i fans oppure abitudini alimentari completamente sbagliate, come per esempio l’eccesso di alcol introdotto nella propria alimentazione, ma anche da stress.

Una gastrite spesso considerata psicosomatica o ancora di più può dipendere da problematiche autoimmuni: è questo è il caso della gastrite atrofica.

In molti casi non c’è un sintomo unico e a volte può portare anche dolori importanti tipo dispepsia ed emorragie quindi non è semplice contestualizzare e fare un video molto semplice sui consigli.

Può essere classificata in erosiva e non erosiva, e questo in base alla gravità della lesione; può essere classificata in base alla posizione in base all’era aree coinvolte, per esempio quella del cardias, del corpoe può essere ulteriormente classificata come acuta o cronica: la diagnosi è importante farsela fare dal proprio medico e se avete problemi di gastrite non sottovalutate la problematica, anzi rivolgetevi al proprio medico per una diagnosi esatta.

Gastrite e reflusso: cosa mangiare per contrastarla

7 consigli per contrastare la gastrite ed il reflusso che se applicati in generale porteranno dei benefìci in tutte le tipologie di gastriti.

 

1. Il primo consiglio è quello di avere un comportamento consapevole quando ci sediamo a tavola e quindi  masticare molto bene.

Suddividere il boccone in piccole porzioni perché questo aiuta perché spesso tendiamo a portare dal piatto verso la bocca bocconi troppo grandi fate bocconi più piccoli. C’è chi dice di masticare almeno trenta volte; poi alla fine diventiamo dei ragionieri della masticazione e questo mette già ansia dirlo, ma immaginiamo di dover trasformare il cibo nella bocca e allora dobbiamo raggiungere un obiettivo ovvero quello di trasformare un cibo solido in un cibo quasi liquido.

Così apprezzeremo il gusto reale mentre leggiamo o facciamo altro, e non gustiamo neanche un momento molto importante: masticare fa bene a vari livelli perché va semplificare il lavoro dello stomaco. Ogni volta che ingurgitiamo velocemente  noi sovraccarichiamo lo stomaco del lavoro che dovevano fare i nostri denti la nostra saliva e quindi, come si diceva una volta..

la prima di gestione avviene in bocca!

 

2. Bere acqua lontano dai pasti

Evitiamo acqua gasata ed evitiamo di bere grandi quantità di acqua durante il pasto o subito dopo perché questo va ad alterare i meccanismi della digestione. L’acqua bisogna berla lontano dai pasti ad una temperatura ambiente che deve andare più sul caldo piuttosto che sul freddo.

L’ideale sarebbe raggiungere la stessa temperatura del nostro corpo in modo tale che quell’acqua aiuti il nostro apparato digestivo e non lo appesantisca: ascoltare veramente e quindi il secondo consiglio è quello di bere acqua lontano dai pasti che sia naturale e che sia una temperatura ambiente.

3. Evitare alcuni alimenti infiammatori.

Per esempio lo zucchero in tutte le sue forme, la carne rossa, gli affettati, il lattosio, la caseina, ed evitare anche le spezie e il caffè; anche le sostanze eccitanti possono puoi andare a peggiorare la problematica delle infiammazione intestinale.

Quando introduciamo troppo zucchero nel nostra digestione arriviamo ad una disbiosi che può permettere il sopravvento alle helicobacter pylori sugli altri batteri che normalmente sono presenti all’interno dello stomaco in un perfetto equilibrio asintomatico.

Allora vedrai che togliendo lo zucchero e utilizzando un probiotico che sia competitivo con questo batterio riuscirai a contrastare molto bene quella situazione: il batterio che compete con l’Helicobatcter è il lactobacillus acidofile 

 

4. Mangiare poco e spesso rispettando il tempo di digestione.

Attenta però. spesso e volentieri non diamo il tempo a nostro stomaco di svuotarsi completamente : vi faccio un esempio. Mangiare della carne rossa, con bocconi molto grandi, masticando molto poco, fa si che pezzi grandi di carne rossa arrivano nello stomaco in una forma grande e non sono già masticate. Lo stomaco per svuotarsi completamente impiegherà anche dalle 4 alle 6 ore. In quelle ore andiamo a sommare anche altro cibo.

Spesso a casa abbiamo a portata di mano biscottini taralli merendine altre cose quindi spesso continuiamo a mangiare a ripetizione e questo crea una problematica. Mangiare poco e spesso, ascoltando il corpo, significa che se io mangio per esempio della frutta dopo 20 minuti ho svuotato allo stomaco quindi significa che dopo 20 minuti, mezz’ora potrò mangiare qualcosa.

Dai un occhio al consiglio 3, abbiamo escluso degli alimenti che sono molto difficili per il nostro apparato gastrointestinale.

gastrite dopo i 40 anni

5. Non somatizzare le emozioni.

Lo stomaco ha la funzione di digerire anche le nostre emotività, il nostro corpo e la nostra mente non distinguono il vero dal falso: ha il compito di accettare il cibo che arriva comprese le emozioni e allora dobbiamo fare molto attenzione

 

6 Cerchiamo di dare un tempo alle nostre emozioni che è normale provare. E’ normale avere paura essere arrabbiati, sentire tristezza, sentirsi in colpa ,tutte le emozioni ed è  importante viverle provarle, accettarle, ma se queste restano intrappolate all’interno del nostro cervello per oltre 90 secondi allora si cristallizzano nell’acqua cellulare creando infiammazione e allora.. cronometro alla mano: non devo trattenere quel pensiero per oltre 90 secondi perché altrimenti continuano a rimanere lì!

7. Respira!

E allora facciamo un bel esercizio di respirazione: stiamo andando verso il cortisolo alto la serotonina bassa, verso il sistema orto simpatico altissimo, quello dello stress: quindi prenditi un momento. Diritta, co con la pancia in dentro, petto in fuori, un bel respirone e via.. Porta l’aria dentro al tuo corpo dal naso falla uscire dal naso con la stessa velocità senza forzare la respirazione.

Basteranno tre quattro atti respiratori con volontà: scegliete di pensare a quello che volete, all’aria che entra e chi esce e il risultato sarà un equilibrio tra il sistema orto e para simpatico che vi farà scivolare via quel pensiero intrusivo. Di tecniche ne esistono tantissime: questa è molto semplice e fattibile in ogni momento nel quale ci sentiamo particolarmente stressati per stress intendiamo quell’emozione che va in disequilibrio.

 

Quindi ricapitolando…

una carrellata dei 7 consigli per ridurre gli effetti della gastrite.

Masticare attentamente, bere acqua lontano dai pasti, evitare cibi come i sono infiammanti, mangiare poco e spesso ascoltando il nostro corpo. Non mettere le emozioni dentro il tuo stomaco, dai un tempo per portarle via per portarle via, in un determinato tempo utilizziamo un semplice esercizio di respirazione con questo è tutto ci vediamo la prossima.

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dr.Davide Teggi

Chinesiologo Clinico – Nutrizionista funzionale

www.davideteggi.com

davide teggi chinesiologo nutrizionista

 

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