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Qual’è il giusto valore di vitamina D con osteoporosi

E’ ormai riconosciuto il ruolo della vitamina D da tutta la comunità scientifica in merito al trattamento dell’osteoporosi, ma sulla sua supplementazione ci sono parecchi dubbi e poche conferme dagli studi clinici. 

Ad oggi l’osteoporosi è in forte crescita in Italia e siamo a 4 milioni e mezzo di pazienti totali. 

L’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, indica la prescrizione della “prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D” evitando abusi. In generale In tutte le fasce di età (tranne la 0-10 anni) c’è stata una riduzione dei consumi di vitamina D nell’ultimo anno.

Tuttavia, sempre l’AIFA fa noL’ultimo aggiornamento alla nota 96 come stringe i margini per la rimborsabilità a carico del Ssn e il motivo, alquanto discutibile, è che “Non riduce il rischio di frattura nella popolazione sana”.tare come sia fondamentale la corretta supplementazione della vitamina negli over 60 insieme a eventuali terapie antifratturative,  per evitare l’insorgenza dell’osteoporosi e dell’ipovitaminosi.

Vitamina D e metabolismo osseo

La vitamina D è un composto liposolubile che agisce come un ormone e la fonte principale che assumiamo arriva dalla conversione della provitamina  D (7-deidrocolesterolo) attraverso l’ esposizione ai raggi UVB, in vitamina  D3 (colecalciferolo), precursore inattivo. Il colecalciferolo subisce due idrossilazioni enzimatiche, la prima nel fegato e diventa 25(OH)D o calcidiolo, che sarebbe quello che dosiamo quando facciamo l’esame del sangue. il secondo passaggio invece avviene nei reni, trasformandola in 1,25(OH)2D o calcitriolo, che legando i suoi recettori chiamati VDR, esprime la sua attività. La prima grande funzione è lo stimolo a riassorbimento del calcio e del fosforo nell’intestino, inibendo la secrezione da parte delle ghiandole paratiroidi del PTH (paratormone), attiva un processo biologico cellulare chiamato RANKL/RANK che si esprime sulle cellule costruiscono tessuto osseo,  gli osteoblasti. E’ quindi una vitamina fondamentale per regolare la mineralizzazione dell’osso.

Quali sono i valori giusti per la vitamina D?

Quando attraverso gli esami del sangue vediamo che la forma di vitamina D 25(OH)D è < 30 ng/ ml il riassorbimento di calcio intestinale si abbassa fortemente,  incrementando visti i i livelli bassi di calcio nel sangue la secrezione di PTH e sbilanciando gli equilibri del calcio verso il riassorbimento (perdita) di matrice ossea. La IOF, International Osteoporosis Foundation e la NOF, National Osteoporosis Foundation, sono concordi per ritenere ideali valori > 30 ng/ml, anche se ancora l’European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis and Osteoarthritis (ESCEO), la  World Health Organization (WHO) e la National Osteoporosis Society (NOS) ritengono che la quota minima sufficiente sia   ≥  20  ng/ml, secondo gli ultimi aggiornamenti.

Una fresca revisione sistematica ha valutato ben 47 linee guida emanate  negli ultimi 15 anni sui livelli della vitamina D ideali per prevenire l’osteoporosi e le fratture nelle quali si enunciano le raccomandazioni ritrovando valori che vanno da 10 a 30~100 ng/ml, anche se ogni linee guida di queste e in media ogni linea guida soddisfaceva solo 10 criteri metodologici su 25 dati dalla World Health Organization (WHO).

Come se non bastasse la confusione che si è creata sui livelli base di vitamina D, ci sono tanti dubbi sulle procedure di misurazione della stessa e gli standard universali. Si verificano parecchie diversità nelle misurazioni tra i vari laboratori nei dosaggi della stessa per le metodiche utilizzate. 

Prevenzione all’osteoporosi e vitamina D

Ci sono tantissimi studi che indicano che correggere i livelli troppo bassi di vitamina D nelle persone riducono il rischio di insorgenza della malattia e delle fratture connesse, per cause legate anche alla poca esposizione alla luce solare, a problemi di pelle o malnutrizione. Ci sono però anche studi randomizzati e metanalisi che non hanno evidenziano benefici da una supplementazione, promuovendone l’integrazione solo con osteomalacia o rachitismo.  Queste revisioni però danno adito a critiche, perchè spesso viene reclutato un campione di persone dove il 60-70% ha livelli di vitamina D adeguati: è normale che chi ne gioverà della sua integrazione saranno solo le persone con carenza, ovvero la restante percentuale. Inoltre se sono persone che hanno già un rischio di malattia o fratturativo basso, è chiaro che la diminuzione del rischio nell’insorgenza sarà più bassa che su persone ad alto rischio.

Diverse di queste meta analisi che ho citato poc’anzi hanno tra l’altro una durata degli studi bassa, inferiore ad un anno. Un tempo che non viene ritenuta sufficiente per valutare accuratamente eventuali effetti sulla riduzione di fratture o variazioni di rilievo sulla densità minerale ossea. E’ quello che spieghiamo all’interno dei nostri percorsi di Salute e Rinascita dedicati per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi attraverso l’esercizio fisico mirato. Gli effetti sullo scheletro del movimento adatto per chi soffre di questa condizione clinica si evidenziano dopo almeno 8 mesi. Proprio per questo la programmazione strutturata e personalizzata segue un iter di 10 mesocicli annuali dove gli esercizi, la durata, le ripetizioni ed il recupero tra le sedute prevede un’attenzione particolare.

L’allenamento per la salute delle ossa passa attraverso sedute per il rinforzo muscolo scheletrico, il recupero della mobilità e flessibilità articolare, il miglioramento dell’equilibrio e del cammino, una ginnastica per la postura statica e dinamica, che hanno come obiettivo altrettanto importante la riduzione del dolore cronico ove presente.

Come funziona il nostro percorso di Salute e Rinascita dedicato a chi soffre di osteoporosi e per la prevenzione

Tramite una videochiamata iniziale ci conosceremo. Per me l’aspetto umano è di fondamentale importanza. Durante la chiacchierata mi racconterai la tua situazione, la condizione fisica attuale e i tuoi obiettivi. Ti farò una serie di domande e test posturali e successivamente mi prenderò qualche giorno per realizzare il tuo programma d’allenamento settimanale personalizzato.

Non è un semplice foglio scritto: il mio obiettivo è anche quello di formarti in un percorso fatto di nozioni, informazioni, tecniche, abitudini per insegnarti l’allenamento che potrai replicare anche in tutta autonomia. Dopo avermi comunicato nel colloquio iniziale le tue abitudini alimentari, ti informeremo sulle ultime scoperte scientifiche in campo nutrizionale mettendoti al corrente del regime dietetico adatto per le persone con osteoporosi indicato dalle linee guida del Ministero della Salute e delle enti nazionali più accreditate che si occupano di regolamentare la Nutrizione Umana. Il percorso sull’alimentazione è strutturato anche con incontri di gruppo per il miglioramento dell’esperienza alimentare attraverso la capacità di portare piena attenzione e consapevolezza al cibo che mettiamo in tavola. Verranno forniti anche piatti utili e strategie per calibrare i pasti per il raggiungimento di una sana e bilanciata alimentazione.

Attraverso whatsapp e email ci sentiremo nel caso in cui ci sia necessità di supporto e feedback sull’interno percorso. I Il percorso prevede brevi check ogni 20/25 giorni che servono per confrontarsi e monitorare il raggiungimento dei micro obiettivi che ci prefisseremo. Le più importanti ricerche scientifiche hanno dimostrato un miglioramento della massa ossea con l’allenamento contro resistenza dopo almeno 6-12 mesi di pratica costante.

Qui puoi vedere una testimonianza di una persona che ha migliorato i suoi valori alle analisi della MOC dopo mesi di percorso insieme.

Ci sarà poi la possibilità di concordare con la nostra assistente come continuare nel tempo, soluzione che consiglio sempre per raggiungere un pieno equilibrio duraturo nel tempo. Durante i primi 30 giorni riceverai anche una meditazione settimanale, l’accesso al canale privato Telegram dei percorsi di rinascita con contenuti unici ed esclusivi sulle tematiche trattate; video analisi della tecnica degli esercizi tramite whatsapp e una videocall di gruppo al mese di confronto, condivisione delle esperienze, tecniche di ottimizzazione del tempo, come cambiare le abitudini e  per il miglioramento e la  gestione dello stress mediante tecniche di respirazione, meditazione, dando largo spazio alle priorità.

Sarà un percorso speciale, ti darò gli strumenti per ritrovare la serenità ed abbattere la paura del movimento con carico. Faccio il mio lavoro con estrema attenzione e passione. Quello che ti chiedo è la giusta motivazione per applicare con dedizione e costanza tutti gli insegnamenti che ti proporrò. Annesso al percorso ci potrai aggiungere il pacchetto top “Alleniamoci Insieme”, che prevede 10 lezioni one to one di 30-40′, dove ti insegnerò in diretta la tecnica dei movimenti, troverai una motivazione mai avuta.

Qui puoi approfondire nella pagina dedicata.

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Vitamina D e osteoporosi: le linee guida 2022

Sulla base di quanto considerato dalla letteratura scientifica e dall’enti mondiali più importanti che si occupano di osteoporosi,  è necessario ai fini della prevenzione dell’osteoporosi e del rischio fratturativo avere sicuramente livelli di 25(OH)D al di sopra di 20 ng/ ml, con un range preferibile di almeno 30-50 ng/ml soprattutto come dicevamo negli over 60. Non solo, sembra che un’adeguata assunzione di calcio sia di vitale importanza se negli esami risulta bassa la calcemia. E’ importante sottolineare che giovano dell’integrazione di vitamina D soltanto soggetti con carenze evidenziate dagli esami ematici. Negli over 65 va comunque mantenuto un buon livello di vitamina D con una supplementazione di mantenimento perchè sono una categoria a grosso rischio di deficenza per svariati motivi.

Rimane comunque il dubbio sulla riduzione dei consumi dall’ultima nota 96 dell’AIFA, che ho citato ad inizio dell’articolo. I costi del sistema sanitario italiano sostenuto attraverso prescrizioni della vitamina D sono “ripagati” dalla quota che viene risparmiata dalle persone che non vengono più trattate per le complicanze dell’osteoporosi stessa. Si può quindi concludere che la prevenzione primaria e secondaria sono le armi più forti che abbiamo in mano per mantenere uno stato di salute eccezionale e vivere meglio senza patologie.

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dott. Davide Teggi

esperto in dismetabolismi – docente formatore –|
Chinesiologo specializzato esercizio fisico adattato per patologie osteoarticolari
dottore Magistrale in Nutrizione Umana LM 61|
società italiana dell’Osteoporosi e metabolismo minerale

Qui trovi altri articoli interessanti sull’osteoporosi che ho scritto qui sul blog

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Bibliografia

1 Rossini M, Adami S, Bertoldo F, et al. Linee guida per la diagnosi, la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi. Reumatismo 2016;68:1-42. 

2 Nota 96 – Monitoraggio andamento dei consumi della nota relativa alla vitamina D. Ufficio Monitoraggio della Spesa Farmaceutica e Rapporti con le Regioni Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). 

Effetti del calcitriolo [1,25(OH)2D] sul metabolismo fosfocalcico. RANK-L: receptor activator of nuclear factor kB-ligand.. 

Aggiornamento sul ruolo della vitamina D nella prevenzione dell’osteoporosi gov.it/documents/20142/1030827/ NOTA_96_20mesi_22.10.2021.pdf 

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