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Perchè viene l’osteoporosi? Scoprilo!

L’osteoporosi è una malattia scheletrica caratterizzata da una ridotta densità ossea e da alterazioni nella microarchitettura delle ossa, che aumentano la fragilità ossea e il rischio di fratture. Questa condizione rende le ossa più deboli e fragili, quindi più suscettibili a fratture anche in seguito a piccoli traumi​​.

Le cause principali dell’osteoporosi

L’osteoporosi è multifattoriale, ecco i fattori principali che ne causano l’insorgenza:

  • Età: con l’invecchiamento, la capacità del nostro organismo di mantenere le ossa forti diminuisce. Si perde massa ossea più velocemente di quanto se ne formi di nuova.
  • Sesso femminile: le donne, specialmente dopo la menopausa, sono maggiormente a rischio di osteoporosi a causa della riduzione dei livelli di estrogeni, ormoni fondamentali per la protezione delle ossa.
  • Fattori genetici: se nella tua famiglia ci sono stati casi di osteoporosi, hai un rischio più elevato di sviluppare la malattia.
  • Carenza di nutrienti: la mancanza di calcio e vitamina D nella dieta influisce negativamente sulla salute delle ossa.
  • Sedentarietà: l’inattività fisica diminuisce lo stimolo meccanico alle ossa, necessario per mantenerle forti​.

Vorremmo parlarti oggi di un argomento molto importante, che potrebbe riguardare te o persone a te care: l’osteosarcopenia. 

Che cos’è l’osteosarcopenia


L’osteosarcopenia comprende due condizioni correlate:

  • Osteoporosi/Osteopenia: Patologie che comportano una riduzione della densità minerale ossea (BMD), aumentando il rischio di fratture. Le persone con osteoporosi o osteopenia hanno una densità ossea inferiore e una maggiore probabilità di subire fratture​.
  • Sarcopenia: Consiste nella perdita di forza, massa e potenza muscolare. Le persone che soffrono di sarcopenia sperimentano un declino della forza muscolare, il che aumenta il rischio di cadute, ospedalizzazioni, disabilità e persino morte​.

Numerosi studi hanno dimostrato che l’osteoporosi e la sarcopenia condividono fattori di rischio comuni e spesso coesistono, sviluppandosi insieme​​. 

Fattori di rischio per l’ osteosarcopenia

L’analisi dei fattori correlati all’osteosarcopenia ha identificato quattro fattori principali: età, sesso femminile, fragilità e malnutrizione.

  • Età: l’invecchiamento contribuisce allo sviluppo dell’osteosarcopenia (OR = 1.10)​.
  • Sesso femminile: le donne hanno un rischio significativamente più alto rispetto agli uomini
  • Fragilità: le persone fragili hanno un rischio maggiore di sviluppare osteosarcopenia
  • Malnutrizione: una dieta povera è strettamente associata a un aumento del rischio di osteosarcopenia

Come sono collegati muscoli e ossa

Un numero crescente di prove fisiopatologiche ed epidemiologiche suggerisce che i sistemi muscolare e scheletrico degli anziani sono interconnessi sia a livello macroscopico che microscopico. A livello microscopico, i tessuti muscolari e ossei rilasciano miochine e osteochine, sostanze che interagiscono tra loro e creano un effetto sinergico nella perdita di entrambi​​. Questo dialogo tra muscolo e osso porta a una maggiore probabilità di cadute, fratture e morte nei pazienti con osteosarcopenia rispetto ai soggetti senza questa condizione​.

Prevalenza e impatto dell’osteosarcopenia

La prevalenza dell’osteosarcopenia tra gli anziani, sia ricoverati che non, è stata ampiamente studiata in vari contesti. Una meta-analisi del 2018 ha stimato che la prevalenza globale varia dal 5% al 37%, ma non ha fornito dettagli specifici per regioni geografiche, che sarebbero utili per interventi mirati​.

Con l’invecchiamento della popolazione mondiale e una proiezione di due miliardi di anziani entro il 2050, il numero di persone con osteosarcopenia continuerà ad aumentare, rendendo questa condizione una seria sfida globale per la salute​. Tuttavia, finora non esistono studi che abbiano sintetizzato in modo completo e sistematico i dati riguardanti la prevalenza, i fattori di rischio e gli esiti clinici dell’osteosarcopenia.

L’importanza dell’allenamento nell’osteoporosi

L’esercizio fisico è uno degli strumenti più potenti nella prevenzione e gestione dell’osteoporosi. Numerosi studi scientifici dimostrano che l’esercizio regolare migliora la densità minerale ossea (BMD), riduce il rischio di fratture e migliora l’equilibrio, diminuendo il rischio di cadute​.

Quali esercizi sono più indicati

  1. Esercizi contro resistenza: l’allenamento con leggeri o con elastici stimola le ossa a mantenere o aumentare la densità ossea.
  2. Attività aerobica a basso impatto: camminare o nuotare rafforzano il sistema cardiovascolare senza stressare le articolazioni.
  3. Esercizi di equilibrio e coordinazione: attività come il tai chi o lo yoga migliorano la coordinazione, riducendo il rischio di cadute.

In particolare, un’analisi recente ha evidenziato come un programma di esercizi strutturato con resistenza progressiva, integrato con nutrizione e integrazione mirata, possa portare a miglioramenti significativi nella salute ossea. Studi clinici dimostrano che l’allenamento contro resistenza e gli esercizi di equilibrio riducono il rischio di fratture​​.

In questa diretta ne abbiamo parlato approfonditamente.

La scienza alla base del miglioramento della densità ossea

L’esercizio fisico non è solo una questione di forza muscolare, ma anche di qualità dell’osso. Il movimento costante stimola la produzione di nuovo tessuto osseo attraverso un processo chiamato rimodellamento osseo. Questo fenomeno è regolato da vari segnali meccanici e biochimici, tra cui le miochine, sostanze rilasciate dai muscoli durante l’esercizio fisico che promuovono il mantenimento della densità ossea​.

Uno studio pubblicato nel 2020 ha dimostrato che il movimento e la resistenza favoriscono una migliore mineralizzazione ossea e contribuiscono a prevenire le fratture anche in popolazioni a rischio elevato, come le donne post-menopausa​.

Diagnosi e prevenzione: il ruolo della MOC

La diagnosi di osteoporosi viene effettuata principalmente con la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), che misura la densità ossea e consente di classificare la salute dell’osso in base a parametri standardizzati come il T-score e lo Z-score. La MOC è essenziale per monitorare i cambiamenti nella struttura ossea e identificare tempestivamente il rischio di fratture​.

Conclusione

L’osteoporosi può essere prevenuta e gestita attraverso l’attività fisica regolare e una dieta equilibrata. È fondamentale includere nella propria routine esercizi di resistenza e un corretto apporto di nutrienti essenziali. Il nostro approccio personalizzato combina esercizio fisico mirato, supporto nutrizionale e monitoraggio continuo per prevenire e migliorare la densità ossea, riducendo così il rischio di fratture.

Se vuoi approfondire e personalizzare il tuo percorso per la salute delle ossa, contattaci per una consulenza gratuita scrivendo un’email a fitness40piu@gmail.com – 

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Fonti scientifiche

Global epidemiological features and impact of osteosarcopenia: A comprehensive meta-analysis and systematic review 2024

The 2024 Guidelines for Osteoporosis – Korean Society of Menopause

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