Perchè la dieta fallisce in menopausa?

La regolazione della nostra quantità di grasso nel periodo menopausa passa attraverso il sistema di “autodifesa” del nostro corpo alla carestia, per impedirci di morire di fame, rispetto al fatto di non ingrassare troppo per impedirci di muoverci.

 

Questa risposta del nostro corpo ad una dieta per dimagrire o per mettere muscoli è finimente regolata ed orchestrata  dall’apparato ormonale, che viene sconvolto ed alterato da questo momento in poi.

 

La disponibilità maggiore di cibo delle ultime centinaia di anni ha creato un cambiamento genetico.

 

Il nostro corpo è diventato meno bravo a difendersi dall’aumento di peso rispetto alla perdita.

 

Questo non vuol dire che diventiamo grasse per colpa della genetica, sia chiaro, esiste anche l’ambiente obesogeno che da un libero accesso ai cibi palatabili e molto calorici.

 

Come sempre sono le nostre azioni che determinano quello che saremo, in primis.

 

L’eccesso alimentare non è guidato soltanto dalla fisiologia, ma anche e soprattutto dalla nostra mente.

 

Pensiamo ai nostri avi e al loro piatto della cena serale. Quanto era grande?

 

Pensate oggi al nostro vanto di quando usciamo a cena e facciamo scorpacciate di pesce buono, o quando andiamo all’all you can eat, pensate agli eventi sociali.

 

Quanto cibo trovate in tavola? Addirittura giudichiamo spesso un evento da quanto cibo c’era nel buffet.

 

Quindi, se da una parte c’è da tenere conto degli adattamenti biologici del nostro corpo ad una dieta restrittiva, altrettanta attenzione va posta alla prevenzione e alle strategia da adottare per evitare le super mangiate.

 

Come perdere peso in menopausa e non riprenderlo più

 

La chiave di un processo di dimagrimento o di mantenimento del peso raggiunto è sicuramente il bilancio energetico.

 

Se fai parte di quel 95% delle persone che fanno una dieta scritta e falliscono probabilmente almeno una volta nella vita ti sei sentita frustrata e ti sei riempita di colpe assurde.

 

Ora ti dico un segreto: chi ti fa una dieta non ha interesse a farti perdere peso e non riprenderlo più. Per loro conta che tu perda un tot di chili iniziali, farsi fare una testimonianza, e poi metterla sui social per vantarsi che il loro operato sia migliore degli altri.

 

Foto del prima e del dopo…ma a distanza di qualche mese? Nessuna foto, anzi.

 

Per quale motivo  la dieta in menopausa fallisce quindi?

Il fatto che non si crei un percorso sano, sostenibile e che ti permetta di aderire a pieno è uno dei motivi principali.

 

La buona notizia però è che per pochi non è così. Le donne che in menopausa perdono i chili in eccesso e non li riprendono più hanno tante cose in comune. Analizziamole insieme. Innanzitutto gli schemi dietetici adottati sono i più disparati. Questo ti fa dire e capire che non esiste una dieta migliore di un’altra, ma quella adatta a noi e al nostro stile di vita attuale. Quello che adottiamo all’interno dei nostri percorsi di rinascita è un modello di comportamento che diventi poi protraibile per tutta la vita.

 

Non a caso una volta al mese facciamo una zoom privata di gruppo dove ci confrontiamo e ci sono vere e proprie lezioni didattiche che ti spiegano come cambiare le abitudini e mantenere quelle positive in modo semplice e chiaro.

 

Devi sapere che sono questi gli elementi che fanno la differenza ed evitano di farti ricadere nel baratro della tristezza per il fallimento. Le strategie per gestire la propria alimentazione si costruiscono con un cammino di consapevolezza e conoscenza, non solo in materia di nutrizione. Proprio su questo principio si basano i nostri percorsi di Rinascita 40+.

 

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Qual è un modello di dieta sostenibile in menopausa

Le persone che riescono a perdere peso e mantenerlo nel tempo hanno una cosa in comune. Vuoi sapere quale?

Non vedono un inizio e una fine al loro percorso nutrizionale, ma diventa uno stile di vita.

Qualunque sia l’approccio dietetico, bisogna essere in grado di sostenerlo a lungo termine. Un approccio flessibile non demonizza oltre modo alcuni cibi, a patto che si raggiungano le quote prestabilite.

Monitorando il proprio stile alimentare potrebbe essere una soluzione, sempre che non accada che si diventi maniacali e che non sopraggiunga l’ansia da numero.

Alcune persone utilizzano protocolli di digiuno intermittente a vita, con successo. Accompagnarti alla scoperta del tuo miglior equilibrio è il nostro compito, il resto viene da solo con pazienza e soprattutto una conoscenza degli alimenti. Parlando ancora di digiuno, non è da intendersi migliore rispetto ad altri sistemi, semplicemente alcune persone aderiscono meglio al proprio piano alimentare, tutto qui.

Ho scritto in passato degli articoli molto interessanti sul digiuno dopo i 40 anni e trovi delle dirette facebook molto carine sul nostro canale youtube sull’argomento.

Se però, ti faccio un esempio, il digiuno diventa una scusa per abbuffarti converrai con me che non è la strategia adatta a te. Spero che tu stia davvero capendo che è una questione di trovare il meglio in maniera personalizzata e non ricercare un adattamento che ci risulta insostenibile.

Qui non si parla di fisiologia della nutrizione, ma di approccio mentale ed emotivo.

Disciplina, autocontrollo e dedizione significa fare un po’ più di fatica all’inizio nel capire e comprendere il potere nutritivo degli alimenti e le strategie di controllo della fame.

Ma questo porterà dei grandi benefici per tutta la vita.

Imparare a gestire lo stress quotidiano, i momenti di difficoltà sono la vera sfida. Non è difficile aderire ad una dieta scritta da nutrizionista quando la motivazione è alta, ma quando ci sono i momenti duri.

Se scegli un sistema che richieda la massima forza di volontà fino dall’inizio, come per esempio le dieta lampo e particolarmente restrittive, fallirai al 101%.

Più è facile in situazioni di normalità, più non sarà un problema nei momenti duri e difficili. Siccome non esiste un approccio uguale per tutti, va trovato con un esperto di nutrizione consapevole quale sia la strategia più adatta a noi per evitare di far fallire la dieta in menopausa.

Restrizione mentale e successo nella dieta

Una persona che utilizza una forma di restrizione al cibo semplicemente si sta sacrificando. L’importante è capire cosa si vuole realmente sacrificare, senza complicarsi troppo le cose. 

Questo significa sacrificare tempo, energie, attenzione ai dettagli. Dipende dal sistema che stiamo adottando. La maggior parte delle persone che evita il fallimento nella dieta ha imparato con il tempo in maniera intuitiva, senza dover contare calorie o calcolare maniacalmente le porzioni.

Nella mia esperienza ho trovato parecchie donne che, convinte di mangiare “pulito”, abbondavano con le porzioni senza accorgersene. Ecco che, da una parte pensi di mangiare bene, dall’altra non capisci perchè non dimagrisci anche se è lampante il motivo.

Indipendentemente dalla restrizione mentale che utilizzi, bisogna iniziare a mettersi in pista e capire la strategia che ci permetta di raggiungere il pieno equilibrio.

Conosci l’intuitive eating? Qui l’associazione sui dca ne parla molto bene => INTUITIVE EATING

Monitora la tua alimentazione

Molte persone, finita la dieta, smettono di pesare il cibo e di pesarsi. Per altre persone pesarsi spesso diventa un’anticamera di una patologia.

 

Devi sapere, come ho spiegato tante volte, che le fluttazioni di liquidi possono far cambiare il peso corporeo anche di un kg al giorno. Monitorarsi comunque ogni tanto, senza darsi scadenze precise e indissolubili può essere utile. Dipende sempre da ciò che hai provato, e non ha funzionato. E soprattutto da ciò che provi e in realtà invece funziona. 

Monitorarsi comunque rimane un punto fermo e comune nelle persone che riescono a mantenere il peso raggiunto.

 

Fare esercizio in menopausa per mantenere il peso perso

 

Il 70% delle persone che dopo la dieta non riprendono peso hanno iniziato a fare sport. Con l’esercizio regolare puoi aumentare il consumo calorico giornaliero e far ripartire la “macchina”. 

 

Tieni presente che la percentuale di grasso si riduce automaticamente e il nostro corporeo non adotterà gli stessi sistemi di autodifesa metabolica rispetto a rimanere sedentari. Fare attività ti permette di ridurre l’aumento del numero di celllule di tessuto grasso, che succede quando riprendi peso.

 

Inoltre fare esercizio fisico educa il nostro corpo all’utilizzo dei nutrienti che arrivano dalla dieta e migliora il sistema che brucia i grassi in calore. Migliora il meccanismo ormonale della sazietà inducendo più velocemente lo stop del segnale della fame. Lo stile sedentario è associato in parecchi studi alla maggiore assunzione di cibo.

 

Fare esercizio fisico mirato, che siano pesi corpo libero o attività aerobica, oltre ad i benefici fisici, aiuta ad aumentare la disciplina e l’amore verso il proprio corpo. Il più grande miglioramento alla sensibilità insulina, il controllo degli zuccheri, dei grassi, sul controllo della pressione, lo dà l’attività fisica regolare. D’altronde, mettersi in percorso alimentare ben strutturato senza dare un impulso al movimento e all’attività motoria, è qualcosa di impensabile. Siamo fatti per muoverci e senza farlo rischiamo di darci una mano da una parte, e distruggere tutto dall’altra.

 

Seguire un percorso personalizzato

 

Tutti noi abbiamo dubbi e incertezze, ma questi quando segui un programma ben strutturato si autoeliminano. Avere un coach nutrizionale e sportivo, che vi aiuti dal punto di vista mentale è fondamentale.

 

Studi scientifici denotano che chi ha successo in un programma di riequilibrio alimentare, tende a partecipare a programmi ben definiti ed organizzati, aumentando la loro aderenza al programma. Questo migliora la sicurezza e aiuta a responsabilizzarsi senza momenti di destabilizzazione o solitudine, aumentando l’autostima e procedendo gradualmente verso una rinascita consapevole.

 

Essere capaci di guardare a medio-lungo termine

 

Evitare che i sentimenti e i desideri a breve termine prendano il sopravvento. Chi si focalizza sulla fame del momento, perde il vero e importante focus dell’obiettivo finale, ovvero mantenere il peso. Le soluzioni rapide non fanno parte degli ingredienti ideali per arrivare al risultato, come del resto le diete che vanno di moda o sugli integratori. Le scorciatoie sono la strategia adatta per le famose diete per perdere peso in menopausa yo-yo.

L’impatto negativo sul metabolismo poi è pericolosissimo e se ne esce poi in mesi di duro sacrificio, dovendolo poi “ricostruire”. Diffida da chi ti da consigli tutti i giorni e segui invece chi premia i tuoi sacrifici, chi ti fa vedere i risultati intermedi, insomma..chi ti fa i complimenti. Un buon consiglio potrebbe essere quello di trovare un’amica o una persona accanto a te che abbia i tuoi stessi obiettivi e ti dia quella forza in più per aumentare la tua forza di volontà.

 

12 atteggiamenti comuni di non fallisce con la dieta in menopausa

 

Cos’hanno in comune queste persone? No, non è la fortuna. Ora ti farò un elenco di quello che le evidenze scientifiche hanno mostrato essere presente in chi non riprende più peso.

 

  • hanno un alto grado di soddisfazione di quello che hanno raggiunto
  • hanno un alto grado di consapevolezza
  • sono poco stressati
  • consumano molte proteine
  • non sfogano sul cibo le proprie emozioni
  • non vanno a dormire tardi
  • hanno un regime dietetico con alimenti a basso indice glicemico
  • mangiano cibi a bassa densità energetica
  • consumano tante fibre
  • sono molto flessibili sull’alimentazione
  • conoscono perfettamente quello che mangiano
  • limitano al minimo gli snack “salva pasto”

 

Fare scelte alimentari pulite come unica via funziona solo per un tempo definito. Poi, quando arriviamo ad un esposizione ai cibi proibiti il meccanismo della restrizione mentale non funziona più, e mangiano inconsapevolmente in maniera incontrollata.

 

E non se ne rendono nemmeno conto. Diventa un circolo vizioso che senza concedersi delle flessibilità porta ad un senso di colpa continuo ogni volta che cediamo.

 

Uno dei punti sui quali andiamo ad aiutare le persone all’interno dei nostri percorsi di rinascita è la gestione del conviviale, con delle strategie per mangiare quello che si vuole  al tavolo con gli altri senza che questa mangiata diventi uno sgarro. Non esistono cibi buoni o cibi cattivi, ma una mala gestione complessiva della pianificazione e della struttura della propria alimentazione.

 

Spero con questo articolo di averti dato degli spunti di riflessione e averti spiegato, almeno in parte, perché le diete falliscono in menopausa. Se ti è piaciuto ti chiedo di condividerlo sui social per dare la possibilità a una tua amica/o in questa situazione di iniziare il cambiamento. Avere una persona di fiducia al tuo fianco significa avere qualcuno che ci aiuta a fare il salto qualità e per arrivare dove non sei mai arrivata. 

 

Per metter al centro dell’attenzione le persone che seguono  nostri percorsi e in pieno focus i risultati prefissati all’inizio, seguiamo un LIMITATO NUMERO di persone attraverso i nostri protocolli anti agng finalizzati al raggiungimento della piena salute.

 

Per qualsiasi informazione di qualunque natura non esitare a scriverci su whatsapp.

 

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Dott. Davide Teggi
esperto in dismetabolismi – docente formatore –|
Chinesiologo  –Magistrale in Nutrizione Umana LM 61|
membro SIOMMS –
società italiana dell’Osteporosi e metabolismo minerale
ASSOIP  professionisti della nutrizione – N° iscrizione  30712011980
fondatore Fitness 40+ www.fitness40.it |
Studio dal lunedì al sabato HEALTY LAB – Novara
Studio il venerdì 14-30-18.30 AIED -Novara
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