La respirazione corretta nell’allenamento antiaging

Il corpo ha delle funzioni fisiologiche automatiche e vitali organizzate per gerarchie per mantenere l’omeostasi (equilibrio organico in relazione all’ambiente).

Se la funzione cardiaca è di vitale importanza per definire la vita o l’incompatibilità con essa, la respirazione è al secondo posto.

L’essere umano vive sul pianeta terra grazie all’O2.

I fattori che influenzano la qualità della respirazione sono sia individuali che ambientali: qualità dell’aria, dalle relazioni e del campo biofisico in cui siamo immersi.

Chi vive in montagna respira aria di qualità rispetto a chi è a ridosso di una fabbrica o di una centrale telefonica o di un ufficio litigioso; basti verificare l’incidenza di patologie in questi posti.

 

QUALITA’ DELLA VITA

Oltre al ruolo organico vitale ed automatico, la respirazione ha una funzionalità gestibile attraverso la mente.

L’equilibrio sta nei livelli di attivazione simpatica e parasimpatica del SNA (sistema nervoso autonomo) e nella pratica della consapevolezza di essi attraverso il corpo.

CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLA RESPIRAZIONE

Il tessuto muscolare (e non solo) è inseparabile dalla rete connettivale con cui interagisce.

Quando parliamo di respirazione a livello di anatomia miofasciale, parliamo di un atto che ha una forte influenza anche su distretti corporei anatomicamente lontani.

L’apparato respiratorio è costituito come segue: vie aeree superiori per l’inspirazione ed espirazione dell’aria, vie aeree inferiori per gli scambi gassosi col sangue (O2 e CO2), muscolatura respiratoria principale e secondaria. Il più importante è il diaframma toracico.

Da un punto di vista globale l’azione biomeccanica della respirazione è regolata dal sistema tonico posturale abituale della persona e dalla biochimica di O2 e CO2 nel sangue. Per migliorarla si può dunque intervenire su tre fronti:

  • TERAPIA MANUALE e POSTURA: qualità respiratoria biomeccanica con manipolazioni fasciali, esercizi di riequilibrio posturale, dispositivi appositi;
  • ALIMENTAZIONE, SALUTE INTESTINALE, ALLENAMENTO): capacità metabolica di utilizzare ossigeno e nutrienti in maniera più efficiente soprattutto parlando di crescita mitocondriale ed allenamento aerobico;
  • ARIA E NATURA: qualità ambientale sia dell’aria che elettromagnetica (i campi influenzano l’andamento delle nostre onde cerebrali ed il grado di attivazione o disattivazione di esse; serve parsimonia con la tecnologia)
  • RELAZIONI: sulla qualità delle relazioni

allenamento e respirazione

La quantità di ossigeno richiesta dalle attività organiche varia con l’attività fisica in corso.

La regolazione dell’atto respiratorio avviene grazie a chemocettori nel sistema cardiovascolare che rilevano la presenza ematica della quantità di ossigeno (PO2) ed anidride carbonica (PCO2).

Se si altera questo equilibrio subentra un atto inspiratorio automatico o la fame d’aria (es. immersioni in apnea).

Così come accade anche l’inibizione dell’inspirazione qualora la qualità dell’aria sia inquinata; ma anche qualora mentalmente si ritenga un ambiente emotivamente inquinato (es. non respirare a lavoro o respiro di sollievo dopo un momento pesante).

FITNESS, SPORT E RIABILITAZIONE NEUROLOGICA

Nel mondo fitness le pratiche di Pilates, Yoga e Ginnastica posturale sono quelle in cui la qualità, il controllo e la consapevolezza respiratoria hanno un ruolo centrale.

In queste discipline si coordinano posizioni statiche o dinamiche con il flusso respiratorio che viene variato a seconda se si voglia stabilizzare o muovere con forza una parte del corpo.

La lentezza esecutiva è necessaria per il processo di destrutturazione, apprendimento e ristrutturazione di una nuova abitudine motoria.

La respirazione è il mezzo neurologico con cui il cervello mette in luce le parti anatomiche in questione.

La mobilità mantiene i flussi organici efficienti ed evita depositi di grasso o tossine congiuntamente ad una buona alimentazione.

La respirazione diaframmatica mobilizza tutte le catene miofasciali creando elasticità e scorrevolezza connettivale; conferendo tonicità ai muscoli.

Si riequilibria inoltre l’attivazione del SNA, si massaggiano i visceri addominali e toracici mantenendone una buona funzionalità (es. riducendo il senso di oppressione al petto e la stitichezza).

 

ragazza che respira

Gli sportivi a seconda del tipo di disciplina svolta hanno delle richieste respiratorie diverse.

Nei gesti ciclici e continuati come nella corsa di resistenza parliamo di respirazione aerobica e regolare; nei gesti esplosivi come un pugno nel pugilato la respirazione è più soggetta all’influenza del gesto tecnico. In entrambi i casi una buona biomeccanica respiratoria migliora sia l’efficienza metabolica sia quella biomeccanica.

Nella riabilitazione di pazienti tetraplegici, si rileva un aumento della capacità vitale con le seguenti tecniche: esercizi della fascia addominale, la respirazione glossofaringea, tecniche di allenamento della muscolatura respiratoria; tossire meccanicamente.

DIMAGRIMENTO

L’Ossigenazione e capillarizzazione dei tessuti corporei che si ottiene con attività aerobiche, favorisce la deplezione lipidica.

Il grasso non è vascolarizzato, motivo per il quale è importante avere una buona quantità di massa muscolare attiva per favorire la circolazione e la rimozione dei lipidi di deposito nei tessuti circostanti per ossidazione.

PNEI

La PNEI è l’acronimo di Psico Neuro Endocrino Immunologia ed è una branca scientifica che si occupa della salute tenendo in considerazione i 4 apparati citati per prevenire le patologie o le recidive.

Un recente articolo dimostra come il sistema di drenaggio del liquido linfatico cerebrale G-linfatico possa essere favorito da esercizi di respirazione diaframmatica lenti.

 

Ciò eviterebbe l’accumulo di tossine infiammatorie che negli anni hanno visto essere la causa di patologie neurodegenerative quali Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla.

MINDFULNESS

La mente ha un ruolo importante nella qualità respiratoria, così come il livello di coscienza di sé. Questa consapevolezza a livello pratico richiede calma ed ascolto. La calma che si può sviluppare sia con esercizi di Mindfulness (che significa presenza nel qui ed ora), tecniche psicocorporee e con la fede religiosa.

 

dott.ssa Francesca Andina, moveandsmile.it

FONTI

  • Cavezzi et al. (2020 articolo) Il sistema g-linfatico cerebrale: istruzioni per l’uso
  • Corti, Stefano (2019) Le potenzialità del fisioterapista nella riabilitazione respiratoria del paziente con mielolesione cervicale: esposizione di un caso e confronto con la letteratura. Bachelor thesis, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
  • F.Berrino, L. Fontana (2017 libro) La grande via. Alimentazione, movimento, meditazione per una lunga vita felice, sana, creativa 
  • M. Montanari (2015) Lavoro corporeo di Integrazione Fasciale. Carattere, postura, emozioni. Un completamento alla clinica sanitaria, psicoterapia, discipline del movimento e benessere
  • T. W. Myers (2014 libro) Meridiani miofasciali. Percorsi anatomici per terapisti del corpo e del movimento.
  • http://www.besport.org/sportmedicina/training_respiratorio.htm
  • http://www.unife.it/medicina/ostetricia/studiare/minisiti/scienze-ostetriche-ginecologiche/scienze-infermieristiche-ostetrico-ginecologiche/materiale-didattico-d-ssa-pedriali-a-a-2017-2018/FUNZIONE%20RESPIRATORIA.pdf

 

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