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Se sei entrata in questo articolo devi già sapere che non puoi recuperare il metabolismo della tua tiroide rimanendo ferma sul divano.
Attivare la tiroide e il metabolismo dopo i quarant’anni è possibile innescando dei segnali ipotalamici che arrivano dall’esercizio fisico individualizzato.
Come accelerare il metabolismo con la tiroide
Con profonda tristezza ogni tanto mi trovo a dover parlare con persone che sono state dal medico o dal endocrinologo e che non hanno avuto un minimo di indottrinamento per iniziare un programma di riattivazione metabolica con all’interno delle sedute di fitness terapia.
La medicina funzionale nel suo approccio al paziente tiroideo deve porre un equilibrio tra l’alimentazione antinfiammatoria e un esercizio fisico ben dosato, oltre alla gestione degli degli interferenti endocrini e dello stress quotidiano. Di questo però ne parlo anche in altri articoli come questo.
>>>QUANTO INCIDE LO STRESS SULLA TIROIDE, LEGGI L’ARTICOLO!
L’esercizio fisico adattato in un ipotiroidismo o ipertiroidismo non deve avere come finalità il consumo delle calorie soltanto.
Perché non si dimagrisce con l’ipotiroidismo?
Le strategie nutrizionali che combattono le disfunzioni tiroidee devono prevedere un consumo calorico maggiorato durante il giorno derivante dall’attività sportiva svolta in precedenza, aumento poi compensato da un introito maggiore di calorie.
L’ipotalamo diventa il direttore di orchestra che invia un segnale di secrezione ormonale all’ipofisi, e conseguentemente alla nostra tiroide, portando il sistema a funzionare alla perfezione.
È di comune pensiero un falso mito che fa pensare alle persone all’ esercizio fisico che abbia una finalità di aumentare il consumo calorico e basta.
Questa baggianata arriva dal fatto che si pensa che un dimagrimento passi solo attraverso il bilancio calorico.
In realtà è proprio dell’attività fisica l’innalzamento del metabolismo tiroideo, e lo eleva tanto di più tanto quanta è l’attività svolta settimanalmente e anche il tipo di attività.
Non di rado in consulenza mi ritrovo a dovermi confrontare con persone che stanno ancora lì a calcolare le chilocalorie che consumano con 30 minuti di camminata veloce, stando li poi a confrontarle con le calorie di un piatto di carbonara.
Allora qui spiego quanto sia importante l’induzione metabolica indotta dall’esercizio, e quanto sia necessario tener presente l’intensità dello stessa in relazione a quanto si voglia poi aumentare il fabbisogno calorico giornaliero.
Mi spiego meglio.
Non dobbiamo in modo riduttivo tener conto soltanto delle calorie consumate durante l’esercizio, ma anche di quelle bruciate successivamente nelle ore che seguono.
Queste aumentano in base al tipo di esercizio, se di alta o bassa intensità, e alla lunghezza della sessione d’allenamento.
Nelle ore successive ad un allenamento, studi hanno dimostrato che ci sia un consumo aumentato, mediante ossidazione, dei grassi.
Particolarmente utile quindi inserire sessioni di allenamento “risparmia tempo” con HIIT (high intensity Interval Training), attività con pesi ed esercizi o circuiti metabolici per aiutare il nostro metabolismo tiroideo a risvegliarsi.
Cos’è l’HIIT? Un articolo interessante sull’esercizio del dottore di ricerca Migliaccio https://www.migliaccio.it/categorie/articoli/hiit/
Le nostre strategie nutrizionali e d’allenamento anti aging influenzano molto il decorso delle tiroiditi.
Qui puoi vedere qualche testimonianza di persone che hanno utilizzato fino ad oggi i nostri protocolli Tiroide 40+ per la loro personale rinascita e ritrovare la serenità.
Alcuni cibi andranno esclusi a priori in quanto possono influenzare direttamente la funzionalià della tiroide o interferire con le terapie prescritte, ad esempio:
– Soia e derivati
– Crucifere crude (cavolfiori, broccoli, verza, ecc.).
Per ridurre l’infiammazione derivante dalla patologia può essere utile un periodo in cui altri cibi vengono ridotti, per poi introdurli in modo graduale in funzione delle singole situazioni. Alcuni degli alimenti a cui prestare attenzione sono:
- zuccheri semplici
- prodotti da forno
- glutine
- latticini
- carne di maiale
- solanacee
L’esercizio fisico adattato al dismetabolismo della nostra tiroide, che ritrovi nei nostri protocolli dedicati, ha come finalità quello di massimizzare la produzione dell’ormone della crescita GH attraverso lo stimolo muscolare ed il riequilibrio molecolare leptinico dell’asse ipotalamo ipofisi GH IGF-1.
Per fartela semplice, la corretta funzionalità di questo asse (spesso fuori fase nelle persone con disfunzione tiroidea), permette una canalizzazione permetta degli stimoli indotti da attività fisica volti alla crescita muscolare e al consumo di grasso.
C’è un ormone molto importante che forse non conosci ancora e del quale voglio parlarti.
La sua azione e produzione, indotta dall’esercizio fisico, è la chiave di volta davvero per riattivare metabolicamente i nostri sistemi.
L’ormone del quale ti sto parlando è l’irisina.
Cosa fa?
- Induce la trasformazione del grasso bianco, le nostre scorte, in grasso bruno, quello termogenico;
- Promuove la trascrizione delle proteine che liberano energia dei cibi sotto forma di calore nei muscoli;
- Aumenta la sensibilità delle cellule agli ormoni tiroidei;
- Migliora la captazione delle cellule muscolari agli zuccheri.
Oltre all’irisina, aumenta la quantità di adiponectina, un ormone del tessuto adiposo, che aumenta la vasodilatazione contrastando aterosclerosi, aumentando la dispersione di calore e aumentando anch’essa la sensibilità insulinica agli zuccheri.
Insomma, una bella cascata ormonale che rimanda in asset anche l’asse ipotalamo ipofisi tiroide.
Studi recenti hanno verificato una proteina denominata foxa2 che regola la melanin concentrating hormone e l’orexina, due super molecole in grado di aumentare la voglia di fare movimento e regolando l’appetito.
Quando siamo in condizioni di digiuno questa proteina fa venire voglia di fare movimento e viene inattivata dall’insulina quando terminiamo di mangiare.
Guarda caso, nelle persone sovrappeso o nelle persone con insulino resistenza, questa proteina spegne i suoi segnali.
Vedete come evitare con l’alimentazione che proponiamo nei percorsi i picchi glicemici induce via libera all’attività di questa proteina.
Qui parliamo di emotività e desiderio di fare sport, che non ci arriva se questo meccanismo non funziona!
“Soffro di tiroide e non riesco a dimagrire..”
Quanto volte ho sentito questa frase.
Questo meccanismo sta a monte di qualunque disfunzione tiroidea e il modo per attivare la tiroide con l’obiettivo di dimagrire ce l’abbiamo sotto gli occhi, La conoscenza genera salute e felicità.
Hai imparato in questo articolo come la corretta funzionalità del nostro stile di vita influenzi in modo preponderante la salute della nostra tiroide.
Uno studio del 2008 ha dimostrato come il muscolo di una persona allenata, in situazione di riposo, consumi in media il 54% in più rispetto al muscolo di un sedentario.
Parliamo di cifre importanti.
E soprattutto non stiamo portando soltanto un consumo da allenamento, ma qui parliamo di quanto il movimento ti permetta poi di consumare anche in situazione di riposo, paradossalmente stando sul divano come una persona sedentaria.
D’altronde gli antenati sono sopravvissuti proprio grazie alla capacità dell’essere umano di mantenersi movimento e adattarsi alle nuove condizioni climatiche oltre che a quelle alimentari.
Quando pensiamo a come attivare la tiroide per dimagrire, dobbiamo tener presente che, dal punto di vista genetico, eravamo nomadi cacciatori e raccoglitori Che hanno basato la loro vita sulle capacità fisiche.
La nostra struttura scheletrica, la capacità metabolica e le modalità di consumo energetico hanno un preciso setting sul movimento, sotto forma di corsa giornaliera e su riposo ristoratore notturno nelle ore nelle quali calano le tenebre.
In uno studio dei primi anni duemila ha dimostrato proprio questo, l’essere umano ha un equilibrio che è basato anche e soprattutto sul movimento e sul dispendio calorico generato da esercizio.
Quali problemi può dare al metabolismo la tiroide malfunzionante?
Gli effetti di una riattivazione metabolica della nostra tiroide si hanno in una maggiore salute cardiorespiratoria, un miglioramento nel consumo di grassi a riposo, un abbassamento dello stress, del rischio di insorgenza di patologie e soprattutto un equilibrio nell’umore.
Avevi mai sentito degli effetti positivi detossificanti dell’attività fisica?
Qualsiasi percorso atto a ridare e a riportare in salute il nostro metabolismo, Si costruisce con la goccia che scava la roccia e con gli strumenti a Costo 0 che sono l’attività fisica o esercizio Fisico, e l’alimentazione secondo natura.
Studi del 2003 hanno valutato evidenziato come coloro che fanno sport hanno un abbassamento della mortalità cardiovascolare, intesa come vera e propria terapia.
Nel caso dell’ipertensione addirittura l’attività fisica è paragonabile a i più potenti farmaci.
L’abbassamento dell’infiammazione sistemica riduce l’incidenza della patologia tiroidea sulla qualità di vita.
L’esercizio fisico cronico personalizzato, come quelli che trovi all’interno dei nostri percorsi di rinascita 40+ tiroide, riduce fortemente l’infiammazione.
>>VAI AI NOSTRI PERCORSI DI RINASCITA 40+
Bisogna anche dire che all’interno dei nostri percorsi ho spesso trovato persone che facevano attività fisica in eccesso.
Questo andrebbe evitato perché otteniamo l’effetto contrario, entrando in una condizione di stanchezza cronica che va a peggiorare ulteriormente la disfunzione tiroidea.
Tiroide e medicina tradizionale
Un medico, come quelli con i quali collaboriamo noi della medicina funzionale, dovrebbe prescrivere il farmaco fitness terapia per qualunque tipo di condizione clinica invece del farmaco.
Troppe volte ho sentito la frase “inizia a fare un po’ di piscina e poi vediamo..”
Mettere in condizione il paziente con disfunzione tiroidea di avere delle indicazioni precise per iniziare a fare con adeguata gradualità l’esercizio fisico dovrebbe essere la norma.
Esattamente come la prescrizione di un farmaco.
Ecco perché all’interno dei nostri protocolli 40+ tiroide andiamio a rieducare la persona ad uno stile di vita cosciente, responsabile e consapevole, volta a raggiungere un equilibrio nell’alimentazione e nell’attività fisica svolta.
Un farmaco non risolve il problema, ma tappa un sintomo.
Nell’ipertensione l’esercizio permette di arrivare ad avere delle arterie più elastiche pergola con una facilità nella vasodilatazione per riportare il corpo a una maggiore omeostasi della pressione.
L’organizzazione mondiale della sanità raccomanda 150 minuti di attività alla settimana per la popolazione media.
LINEE GUIDA OMS SULL’ATTIVITA’ FISICA
Ma io mi chiedo… Queste sono indicazioni generali, va tutto contestualizzato alla persona o alle sue esigenze, ai suoi obiettivi alle sue condizione fisica e alla sua eventuale patologia.
Ecco perché il nostro approccio biotipizzato risulta avere una qualità dei risultati nettamente superiori ai fai da te e alle tante soluzioni veloci proposte da pseudo colleghi.
L’attività ideale deve essere un perfetto mix di esercizio aerobico con esercizio muscolare, Potenziando l’effetto anti aging con sessioni per migliorare la flessibilità e la mobilità.
L’esercizio fisico che proponiamo un intero dei nostri protocolli non è finalizzato al consumo calorico finale, ma alla riattivazione dei segnali ormonali che fanno ripartire l’asse ipotalamo ipofisi tiroide.
Risulta importante mantenere efficiente la capacità metabolica di ossidazione dei grassi, e quella del metabolismo degli zuccheri.
Questo avviene con alimentazione bilanciata specifica sull’individuo e un allenamento variegato. Otterremo così un aumento nel consumo a riposo di grassi.
L’età, il carico d’intensità, il volume d’allenamento, lo stress giornaliero, eventuali carenze, infiammazione dall’esercizio precedente, sono tutti fattori che possono influenzare Il recupero tra le sedute che deve essere assolutamente personalizzato e proposto da un esperto competente.
Presupposti fondamentali per la crescita dei tessuti ricordo comunque essere anche introito proteico giornaliero soprattutto nella persona che ha superato i 35-40 d’età, che vuole evitare l’effetto sarcopenia e osteopenia su muscoloso. La crescita muscolare dipende dal funzionamento della nostra tiroide, e delle ghiandole surrenali, che ci aiutano a stimolare l’incremento di massa muscolare.
Ricordiamo come l’ipofisi può ricevere uno stimolo nella secrezione di ormone della crescita, che grazie all’ IGF1 ci permette di utilizzare il tessuto adiposo per trasformarlo in muscolo.
Più di una volta ho spiegato, in tanti articoli, che se non ci alimentiamo abbastanza l’ipotalamo blocca la costruzione del muscolo.
Ecco come fare partire la nostra tiroide per dimagrire!
Ritrovare il proprio corpo
Anche se andiamo ad abbassare il contenuto di carboidrati e ad alzare quello delle proteine, il corpo non riesce a trasformare l’adattamento derivante dallo stimolo dell’allenamento. Questo diventa infruttifero.
Dopo un allenamento duro, ormoni come adrenalina e cortisolo abbassano i livelli della fame: attenzione quindi a non trascurare l’introito giornaliero quando iniziamo il protocollo di rinascita.
Dobbiamo essere sempre seguiti da un professionista che sappia come bilanciare l’alimentazione e l’allenamento nel modo migliore per ottimizzare in primis la salute metabolica, vero traino della guarigione ormonale.
Spero di averti aperto gli occhi in mezzo alla marea di informazioni fuorvianti che trovi quando si parla di dimagrimento e riattivazione metabolica della tiroide.
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Rendilo virale per renderci liberi di conoscere.
La conoscenza porta alla salute. La salute genera speranza e la speranza, è tutto.
Davide Teggi
co-fondatore Fitness 40+
www.allenamentoperlatiroide.com
esperto in dismetabolismi