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Ricevere una diagnosi di osteoporosi o osteopenia può rappresentare un momento di grande incertezza. È una condizione che colpisce non solo il corpo, ma anche la sfera emotiva, portando spesso a sentimenti di vulnerabilità e isolamento. Il sistema sanitario tradizionale, nonostante la sua importanza, può talvolta lasciare le persone senza il sostegno continuativo di cui hanno bisogno.
L’osteoporosi è una patologia complessa, caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea e alterazioni microstrutturali che aumentano il rischio di fratture. Affrontarla richiede un approccio personalizzato e integrato che tenga conto delle necessità individuali, ma anche della componente psicologica e del bisogno di sentirsi sostenute.
Una delle domande più frequenti che riceviamo è: “Come posso sentirmi supportata in questo percorso?” Molte persone si trovano ad affrontare l’osteoporosi con prescrizioni generiche, come “fare esercizio” o “assumere calcio”, senza una guida dettagliata. Tuttavia, studi recenti confermano che un programma personalizzato di esercizi mirati può non solo rallentare la progressione della malattia, ma anche migliorare significativamente la densità ossea.
Nel nostro programma, il supporto è un elemento chiave. Attraverso strumenti come WhatsApp, sessioni individuali e follow-up regolari, garantiamo una comunicazione continua e adattamenti costanti ai protocolli, basati sui tuoi progressi.
Maria si sentiva trascurata dopo la diagnosi di osteoporosi. Grazie al nostro approccio basato su check ogni 30 giorni e un supporto quotidiano, ha riacquistato la fiducia e visto miglioramenti tangibili nella sua forza e nella qualità di vita.
Ogni persona è unica, e la scienza lo conferma. L’efficacia degli esercizi dipende dalla loro personalizzazione. Studi dimostrano che programmi adattati, che combinano esercizi di resistenza, equilibrio e flessibilità, possono stimolare positivamente il metabolismo osseo e prevenire ulteriori danni. Nel nostro metodo, analizziamo i tuoi bisogni specifici e creiamo un percorso su misura, garantendo risultati sostenibili e monitorati.
Dopo anni di cure inefficaci, Federica ha trovato una soluzione nel nostro approccio multidisciplinare. Un piano che includeva esercizi ad alto impatto progressivo e integrazione nutrizionale l’ha aiutata a migliorare significativamente la densità ossea.
Un’altra preoccupazione comune è come ricevere assistenza immediata in caso di bisogno. La nostra rete di comunicazione multi-canale (WhatsApp, email, telefonate) è attiva per rispondere prontamente a ogni domanda, garantendo una presenza costante al tuo fianco.
La gestione dell’osteoporosi richiede un approccio altamente personalizzato e profilato per permettere una regressione della patologia. Non basta più affidarsi a incontri mensili: l’integrazione di strumenti tecnologici e scientifici avanzati permette di monitorare e adattare il percorso terapeutico in tempo reale.
Studi dimostrano che l’esercizio fisico, in particolare quello ad alto impatto e di resistenza, è fondamentale per contrastare l’osteoporosi. L’attività fisica regolare stimola il rimodellamento osseo, rallentando la perdita di densità minerale e migliorando la microarchitettura. Programmi personalizzati che includono esercizi di resistenza, come il sollevamento pesi, hanno dimostrato di aumentare la densità ossea in aree critiche come la colonna vertebrale e l’anca. Inoltre, il movimento migliora l’equilibrio e la forza muscolare, riducendo significativamente il rischio di cadute e fratture.
Il coaching a distanza potrebbe sembrare meno incisivo rispetto a quello in presenza, ma recenti studi mostrano che può essere altrettanto efficace, se non di più, grazie alla sua flessibilità e alla possibilità di adattare i programmi in modo tempestivo.
L’esercizio fisico è essenziale per la salute ossea perché esercita stimoli meccanici fondamentali sul tessuto osseo. Questi stimoli favoriscono il rilascio di citochine antinfiammatorie, migliorano l’omeostasi ossea e supportano il rimodellamento. L’inclusione di allenamenti specifici ad alto impatto e di resistenza è associata a un aumento della densità ossea e a una riduzione del rischio di fratture, come dimostrato da ricerche condotte su donne in postmenopausa.
Il cambiamento è difficile, ma rimanere fermi nella paura e nella sofferenza lo è ancora di più. Ogni percorso inizia con un primo passo, e noi siamo qui per camminare al tuo fianco. Con il nostro aiuto, potrai invertire la progressione dell’osteoporosi, aumentare la densità ossea e ritrovare fiducia nel tuo corpo e nelle tue capacità.
La tua rinascita è possibile. Contattaci oggi su WhatsApp e scopri come il nostro percorso può trasformare la tua vita. Non aspettare, perché ogni giorno è un’opportunità per diventare più forte, più sicura e più felice.
Quando decidi di rimetterti in forma, è super importante non farti prendere troppo dall’entusiasmo, ma fare le cose con calma e ascoltare il tuo corpo. A volte, soprattutto quando si vuole ottenere risultati veloci, si rischia di fare troppo e subito, senza pensare che il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi agli sforzi che gli chiediamo. Questo può portare a infortuni, soprattutto se non rispetti i suoi tempi di adattamento.
Immagina il tuo corpo come una macchina davvero complessa, che funziona bene solo se la tratti nel modo giusto. Quando fai esercizio, stai chiedendo al tuo corpo di adattarsi a nuovi movimenti e carichi, e questo richiede tempo. Non puoi passare da zero a cento in un giorno! È importante cominciare con calma e aumentare gradualmente l’intensità degli esercizi, così che i muscoli, i tendini e le articolazioni possano abituarsi pian piano.
Uno dei problemi più grandi se esageri con l’allenamento troppo presto è che tendini e legamenti, che sono le “connessioni” tra i muscoli e le ossa, sono più lenti ad adattarsi rispetto ai muscoli. Mentre i muscoli diventano più forti velocemente, tendini e legamenti hanno bisogno di più tempo per rinforzarsi. Quindi, se ti alleni troppo intensamente fin dall’inizio, rischi di sovraccaricarli, causando infiammazioni o addirittura infortuni.
Questo è il motivo per cui è fondamentale dare al corpo il tempo di adattarsi, aumentando gli esercizi in modo graduale e prestando attenzione ai segnali che il tuo corpo ti manda.
I tendini sono super importanti per il nostro movimento, perché collegano i muscoli alle ossa e permettono al corpo di muoversi. Quando il muscolo si contrae, il tendine trasferisce la forza all’osso, facendoci camminare, saltare, correre e fare tante altre attività.
Però, i tendini sono un po’ più “delicati” rispetto ai muscoli. Hanno meno sangue che li nutre, quindi impiegano più tempo a ricevere i nutrienti necessari per ripararsi o rafforzarsi. Questo significa che, se li stressi troppo presto con esercizi pesanti, rischiano di infiammarsi (una cosa che si chiama tendinite) e possono metterci tanto tempo a guarire.
Uno degli errori più comuni, soprattutto per chi è agli inizi, è voler vedere subito risultati e iniziare con allenamenti troppo intensi. Il problema è che i muscoli si rafforzano velocemente, mentre tendini e legamenti hanno bisogno di più tempo per adattarsi. Se i muscoli diventano più forti e i tendini non sono ancora pronti a sostenere quello sforzo, il rischio di infortuni aumenta tantissimo.
Per questo esiste una fase chiamata “adattamento anatomico”, che dura dalle 8 alle 12 settimane. Durante questo periodo, è importante imparare bene i movimenti giusti e usare pesi leggeri o addirittura solo il peso del corpo. Questo permette ai tendini di adattarsi gradualmente e diventare più forti in modo sicuro. Se non segui questa fase e fai subito troppo, potresti avere tendiniti o altre infiammazioni in pochissimo tempo.
Ricorda: sapere come dosare gli esercizi in modo giusto è una competenza di chi ha studiato e si è laureato in scienze motorie!
Quando inizi un percorso di allenamento, la tentazione di fare tutto e subito può essere forte. Ma attenzione: i tendini sono come corde elastiche che hanno bisogno di tempo per adattarsi ai nuovi carichi. Se spingi troppo con pesi e intensità prima che siano pronti, potresti innescare un’infiammazione. E quando si parla di infiammazioni, soprattutto tendinee, il rischio di cronicizzarle è dietro l’angolo.
Per chi convive con l’osteoporosi, questo è ancora più delicato: i tendini non solo devono adattarsi, ma devono anche collaborare con ossa più fragili. Un infortunio può significare una pausa forzata, compromettendo sia il tuo progresso fisico che il rinforzo necessario per migliorare la densità ossea.
Ecco il segreto per farcela: procedi con gradualità. Programma un allenamento con il professionista sanitario che ti segue che aumenti i carichi in modo progressivo, proprio come un artigiano che costruisce un’opera preziosa un pezzo alla volta. Così proteggi i tuoi tendini, mantieni le tue ossa in movimento e riduci il rischio di fratture. Il risultato? Un corpo più forte, senza interruzioni inutili.
Se non ti intendi dell’argomento puoi richiedere un percorso strutturato su misura per te redatto dai nostri professionisti esperti di osteoporosi e approccio olistico.
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Un concetto importante è il sovraccarico progressivo, che significa aumentare gradualmente la difficoltà degli esercizi. Questo è fondamentale per migliorare la forza e la resistenza, ma bisogna fare attenzione a non esagerare. Se metti troppa pressione sui tendini, possono subire piccoli danni (microtraumi), e ci vuole più tempo per riparare i tendini rispetto ai muscoli.
Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi convive con l’osteoporosi, una condizione in cui la microarchitettura ossea è fragile e il rischio di fratture aumenta significativamente. Allenamenti che includono salti o movimenti esplosivi, come quelli pliometrici, possono generare un carico eccessivo sia sui tendini sia sulle ossa, compromettendo la loro integrità. Bisogna però offrire alle articolazioni il carico giusto per stimolare la crescita ossea.
Per evitare problemi, è essenziale organizzare l’allenamento in cicli che alternano momenti di carico più intenso con fasi di riposo o esercizi leggeri. Questo approccio, chiamato periodizzazione, permette al corpo di recuperare e adattarsi progressivamente, favorendo non solo un aumento della forza muscolare, ma anche una stimolazione sicura della densità ossea, cruciale per ridurre il rischio di fratture.
Ci sono due tipi di esercizi che sono particolarmente utili per i tendini: gli isometrici e i pliometrici. Gli esercizi isometrici, dove contrai i muscoli senza muovere le articolazioni (come tenere una posizione), aiutano molto a rafforzare i tendini senza stressare troppo le articolazioni. Sono perfetti da inserire nella fase iniziale dell’allenamento, quando i tendini stanno ancora “imparando” a sopportare il carico.
I pliometrici, invece, sono movimenti più esplosivi, come i salti, e possono davvero aiutare i tendini a migliorare la loro resistenza e la capacità di gestire le forze. Ma attenzione: questi esercizi vanno introdotti solo quando il corpo è pronto, perché se li fai troppo presto o senza la giusta preparazione, potresti danneggiare i tendini.
Per un allenamento sicuro ed efficace, la chiave è andare con calma e rispettare i tempi del corpo. Inizia sempre con carichi leggeri, presta attenzione ai movimenti giusti e concediti il giusto tempo di recupero tra un allenamento e l’altro. Non si tratta solo di rafforzare i muscoli, ma anche di prendersi cura dei tendini e delle altre strutture connettive, che sono essenziali per il nostro movimento.
Concetti come questi che ti ho espresso oggi fanno parte del libro uscito a marzo del dott. Davide Teggi, il nostro chinesiologo clinico esperto che ha aiutato tante donne a regredire l’osteoporosi.
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