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La vitamina D è essenziale per la salute ossea, soprattutto per chi soffre di osteoporosi o osteopenia. Ma c’è molta confusione su come e quando assumerla.
Va presa tutti i giorni o a dosi intermittenti?
Meglio al mattino o alla sera?
E va sempre associata alla vitamina K2?
Vediamo cosa dice la scienza e quali sono le indicazioni più aggiornate per chi vuole proteggere le proprie ossa
La vitamina D è molto più di una semplice vitamina: è un ormone chiave per il metabolismo del calcio e la salute delle ossa. Per chi soffre di osteoporosi o osteopenia, l’integrazione di vitamina D può fare la differenza tra ossa resistenti e il rischio costante di fratture.
C’è molta confusione in merito, anche tra i medici.
Alcuni raccomandano dosaggi settimanali o mensili, altri suggeriscono un’integrazione quotidiana.
Alcuni dicono che sia sufficiente prendere il sole, altri sottolineano che il sole da solo non basta, specialmente dopo una certa età.
Ecco cosa dice la scienza più recente e quali sono le strategie migliori per ottimizzare la tua salute ossea.
Vitamina D e assorbimento del calcio
La vitamina D è fondamentale per l’assorbimento del calcio a livello intestinale. Senza di essa, il calcio che assumi con l’alimentazione non viene assorbito correttamente e viene in gran parte eliminato. Questo porta a:
Ridotta mineralizzazione ossea → ossa più fragili
Aumento del rischio di fratture → anche con traumi minimi
Perdita di densità ossea accelerata → osteoporosi che peggiora nel tempo
Senza livelli adeguati di vitamina D, anche un’alimentazione ricca di calcio e un buon allenamento non bastano a mantenere le ossa forti.
Uno degli errori più comuni è pensare che la vitamina D vada assunta solo per un periodo limitato. Sbagliato. Se hai osteoporosi o sei a rischio, la vitamina D va integrata costantemente perché i livelli nel sangue devono restare ottimali nel tempo.
💡 Secondo lo studio del GRIO (Groupe de Recherche et d’Information sur les Ostéoporoses), la supplementazione giornaliera è più efficace rispetto a dosi intermittenti (ad esempio una volta alla settimana o al mese).
Se hai una carenza di vitamina D accertata da esami del sangue → devi assumerla per almeno 3-6 mesi e poi controllare i livelli.
Se sei a rischio osteoporosi o hai già una diagnosi → l’integrazione è a lungo termine, per mantenere la salute ossea e prevenire fratture.
Secondo uno studio pubblicato su Joint Bone Spine, livelli di vitamina D inferiori a 20 ng/ml aumentano del 30-50% il rischio di fratture da fragilità nelle donne in post-menopausa.
Il caso di Anna
Anna, una donna di 57 anni, ha sempre avuto una vita attiva. Ama camminare e credeva di seguire un’alimentazione sana. Durante un controllo di routine, scopre che i suoi livelli di vitamina D sono a 18 ng/ml, un valore decisamente insufficiente (il livello ottimale è sopra i 30 ng/ml).
Il medico le prescrive un’integrazione di 4000 UI di vitamina D al giorno per 3 mesi, con l’istruzione di ricontrollare i livelli dopo questo periodo.
Errore di Anna: dopo due mesi, Anna si sente meglio ma spesso si dimentica di sospendere l’integrazione da sola, pensando di aver già raggiunto livelli ottimali.
Dopo 5 mesi Anna cade banalmente mentre lava terra e si frattura il polso. Il controllo del sangue mostra che la sua vitamina D è tornata a 19 ng/ml.
L’errore? Ha interrotto l’integrazione prima che i suoi livelli di vitamina D fossero stabilizzati. La vitamina D non si assume solo per qualche settimana, ma per almeno 3-6 mesi nei casi di carenza accertata, con successivo monitoraggio dei livelli ematici per evitare ricadute.
Non lasciare la tua salute al caso: verifica i tuoi livelli e costruisci una strategia mirata per proteggere le tue ossa.
Nei nostri percorsi di rinascita, tramite check mensili, andiamo a monitorare non soltanto la compliance agli allenamenti e alla dieta data dalla nutrizionista, ma a verificare l’applicazione del protocollo di integratori e nutraceutici personalizzato.
Ascolta l’intervista di Silvia, da osteoporosi fratturativa alla MOC migliorata a distanza di un anno.
C’è chi dice che la vitamina D andrebbe assunta al mattino, chi alla sera. La realtà? Non esiste un orario universale, ma ci sono alcuni aspetti da considerare.
Secondo le ricerche, la vitamina D non interferisce con il sonno direttamente. Tieni presente che, “sostituendo” la biotrasformazione della luce solare sulla nostra pelle della vitamina D, dovrebbe essere presa di giorno.
Non succede niente se la prendi la sera, sia chiaro.
La vitamina D è liposolubile, il che significa che il corpo la assorbe meglio se assunta con i grassi. Ecco perché prenderla a stomaco vuoto è una pessima idea.
Secondo uno studio pubblicato su Nutrients, la vitamina D ha un’assimilazione migliore se assunta con un pasto che contiene grassi sani. Meglio prenderla dopo un pasto principale che contenga olio extravergine di oliva, avocado, pesce grasso o frutta secca.
Sbagliato è prenderla a digiuno o con un pasto privo di grassi.
Questa è una delle domande più importanti, soprattutto per chi ha osteoporosi. Sì, la vitamina D andrebbe associata alla vitamina K2 (in particolare MK-7, la forma più biodisponibile) per permettere una migliorata azione sulle nostre ossa. Perché?
La ricerca scientifica ha evidenziato che la combinazione di vitamina D e K2 è fondamentale per la salute ossea, perché mentre la vitamina D aumenta l’assorbimento del calcio, la K2 “lo indirizza” verso le ossa e non nelle arterie attraverso l’osteocalcina.
La dose ideale? Gli studi suggeriscono almeno 75-200 mcg di vitamina K2 (MK-7) al giorno, in combinazione con la vitamina D3.
La tua salute ossea non può aspettare. Fai un controllo dei tuoi livelli di vitamina D e scegli un’integrazione mirata!
Quando si parla di vitamina D e salute ossea, non basta prendere un integratore a caso e sperare nel meglio. Serve una strategia personalizzata, basata su dati concreti: esami del sangue, valutazioni periodiche e un protocollo studiato in base alle esigenze specifiche di ogni persona.
Ecco perché nei nostri percorsi di rinascita Medical Fitness 40+ non lasciamo nulla al caso. Monitoriamo i livelli di vitamina D e K2 attraverso esami periodici e adattiamo l’integrazione in base ai reali bisogni del corpo.
Come avviene il monitoraggio nei nostri percorsi?
Test iniziale per valutare i livelli di vitamina D e la densità ossea
Il risultato? Un approccio scientifico e su misura che garantisce ossa più forti, riduce il rischio di fratture e ti permette di affrontare il futuro con maggiore sicurezza e libertà di movimento. Se vuoi finalmente iniziare a prenderti cura di te con un piano personalizzato per la tua integrazione, monitorato da esperti e adattato alle tue reali esigenze, prenota una consulenza con noi e inizia il tuo percorso di rinascita!👉 Scrivici su WhatsApp per una valutazione gratuita: 📲 Clicca qui per il contatto diretto
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