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Scegliere la dieta chetogenica superati i 40 anni è un passo che tante persone vorrebbero fare ma, forse per paura di luoghi comuni o perchè non sa da dove iniziare, non hanno ancora fatto.
Se le abbiamo provate tutte per togliere i chili in eccesso,
se il girovita non si riduce,
se ci sentiamo appesantiti,
se ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo,
se soffriamo di mal di testa ed emicrania croniche,
se soffriamo di malattie metaboliche,
sarebbe utile addentrarci nel mondo della Dieta Chetogenica.
I primi studi su questo approccio alimentare iniziarono negli anni ’20, e intorno al 1970 venne adottata come “terapia” ufficiale contro l’obesità.
Lo scopo della dieta chetogenica è riportare il corpo in equilibrio, con l’obiettivo di ritrovare salute e longevità, fornendo al corpo il carburante che è programmato per consumare, spegnendo l’infiammazione, riportando in equilibrio gli ormoni, primo fra tutti l’insulina,che gioca un ruolo chiave nel determinare la salute o la malattia dell’organismo.
Il carburante giusto per il corpo non è lo zucchero (pane raffinato, pasta, riso), che al contrario la scienza ha dimostrato chiaramente essere la causa primaria dell’obesità, del diabete, di molte forme di tumori, di infiammazione cronica, ma il carburante ideale per noi sono i grassi buoni.
La prova più evidente sta nell’ ”esperimento fallito” iniziato negli anni ’50 negli Stati Uniti, in cui è stato incentivato il passaggio ad un’alimentazione povera di grassi e ricca di carboidrati, la cui conseguenza è stato un netto peggioramento della salute della popolazione, che si può così riassumere: i casi di diabete si sono quadruplicati, con un’incidenza crescente tra i bambini e gli
adolescenti, un cittadino su due è in sovrappeso o obeso, i casi di tumore sono aumentati di oltre il 10%, le malattie cardiache stanno colpendo il 40% degli Americani, ed i dati Italiani purtroppo negli ultimi anni si stanno avvicinando pericolosamente a quelli d’oltre Oceano.
Il nostro corpo per produrre l’energia necessaria per vivere può, come detto, utilizzare due forme di carburante: lo zucchero o i grassi.
Gli zuccheri, come già accennato, producono molte più scorie e di conseguenza un alto livello di infiammazione e di invecchiamento precoce dell’organismo.
Essi si possono considerare come un carburante di riserva, in quanto il nostro corpo è in grado di immagazzinarne una quantità tale da permetterci un’attività fisica di circa 90 minuti.
Ne consegue che in un corpo che funziona a zuccheri, una volta esaurita questa piccola
riserva, questa deve essere ripristinata mangiando altri zuccheri e così via.
In un corpo che utilizza i grassi per produrre energia si ha una maggiore disponibilità energetica, in quanto il tessuto adiposo è una riserva decisamente più abbondante rispetto a quella di zuccheri.
Ecco il motivo per cui, in caso di sovrappeso e obesità, una delle prime conseguenze è la perdita di peso, dovuta all’utilizzo del grasso accumulato come fonte energetica.
Questo meccanismo permette inoltre al corpo di auto-regolarsi, in quanto gli si offre la
possibilità di prodursi lui stesso gli zuccheri che gli servono nella quantità che gli serve, grazie al fenomeno della gluconeogenesi, tramite il quale il corpo produce glucosio (zucchero) a partire da proteine e grassi, perciò non c’è il rischio di incorrere in una pericola carenza di zucchero.
La Dieta Chetogenica mira ad ottenere il 70% delle calorie dai grassi, il 20% dalle proteine ed il 10% dai carboidrati, perciò bisogna fare molta attenzione a non incappare nell’errore di credere che la Chetogenica sia un regime iperproteico, in quanto, al contrario, è assolutamente normoproteico (0,8g/Kg corporeo/die se fai un normale sforzo fisico,
oppure 1,2 se sei uno sportivo).
Questo tipo di approccio velocizza il cambio di carburante con conseguente perdita di peso, ed è sostenibile per un periodo di circa due mesi, dopodiché, sempre con l’obiettivo della perdita di grasso, ma con un approccio sostenibile a lungo termine, adatto a spegnere l’infiammazione e depurare l’organismo, è bene passare ad un piano alimentare che prevede il 50% dei nutrienti provenienti dai grassi, il 20% dalle proteine ed il 30% di cibi di origine vegetale.
Per mettere in pratica la Dieta Chetogenica nel modo corretto è fondamentale conoscere quali sono i grassi sani: le uova, il burro di cacao, l’olio di cocco, l’olio extravergine di oliva, le olive, l’avocado, frutta secca e semi oleosi, il pesce azzurro.
Oltre alla perdita di peso e alla riduzione dell’infiammazione cronica ci sono altri importanti benefici seguendo questo approccio: si migliora la massa muscolare, si migliora la chiarezza mentale, si aiuta la longevità, si riducono emicrania, malattie del sistema nervoso centrale e patologie metaboliche.
Al fine di mantenere ed aumentare gli effetti positivi è molto importante introdurre la giusta quantità di fibre, non consumare troppe verdure crude e favorire al contrario quelle cotte, bere molta acqua, non eccedere con le proteine e, fondamentale, non cascare nel pensiero che i grassi sani fanno ingrassare, ostruiscono le arterie e sono privi di nutrienti.
Per iniziare a muovere i tuoi primi passi con questo regime alimentare contattaci sulla nostra pagina FITNESS 40+ PROGRAM e compila il form, sarai ricontattato nel giro di 24-48h e valuteremo se per raggiungere il tuo obiettivo specifico sia questa la strada da seguire.
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Dr. Raffaele Picco
Biologo Nutrizionista