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Osteoporosi e proteine: la guida definitiva per aumentare la massa ossea

Osteoporosi e proteine: la guida completa per aumentare la massa ossea senza farmaci

Se hai l’osteoporosi, c’è una cosa che devi sapere subito.
Non è solo una questione di calcio e vitamina D.

Senza massa muscolare attiva non c’è stimolo osseo.
E senza proteine di qualità, non costruisci muscolo.
E senza muscolo… l’osso si indebolisce. Sempre.

Quindi oggi facciamo chiarezza:
ecco la lista delle proteine migliori per chi vuole rinforzare l’osso in modo naturale.

Carne bianca – la regina discreta

Pollo, tacchino, coniglio.
Proteine altissime, grassi bassissimi.
Parliamo di circa 20g di proteine ogni 100g, con quasi zero carboidrati e grassi.

Ottima per chi deve allenarsi e costruire massa magra senza infiammare.
Ti aiuta a stimolare gli osteoblasti (le cellule che costruiscono osso). Studi recenti lo confermano: una dieta normo-proteica (1,2-1,5g/kg) supporta l’efficacia dell’allenamento contro resistenza nei soggetti con osteoporosi

Le linee guida consigliano moderazione nel consumo di carne (tutta, non solo rossa), preferendo più varietà vegetale.

Carne rossa – utile, ma con cautela

È demonizzata, ma non tutta da buttare.
Contiene:

  • proteine ad alto valore biologico
  • ferro eme, molto più assorbibile di quello vegetale
  • creatina naturale, utile per forza e resistenza

Ma… contiene anche più grassi saturi ed è legata a un aumento del rischio di tumore del colon-retto se consumata in eccesso (fonte: IARC “le carni rosse fanno male?”, WHO).

Per chi è carente di ferro o fa attività intensa, può avere senso. Ma va dosata.

Carni lavorate – no, grazie.

Wurstel, salumi, bacon.
Anche la bresaola, che sembra perfetta (proteine, zero grassi), è comunque:

  • ricca di sale
  • contiene nitriti e nitrati
  • sottoposta a lavorazioni che aumentano l’infiammazione sistemica

E l’infiammazione cronica è un killer silenzioso per l’osso.
Riduce l’attività osteoblastica e peggiora il bilancio osseo.

Tonno in scatola – buono, ma con moderazione

Sì, è una fonte proteica valida.
Sì, è comodo.
Ma attenzione a due fattori:

  • è un pesce di grande taglia, quindi può accumulare metalli pesanti
  • la versione sott’olio può contenere oli di bassa qualità (spesso non extravergine)

Meglio scegliere il tonno al naturale, meglio ancora se da pesca sostenibile.
Ideale da alternare, ma non da consumare ogni giorno.

Pesce azzurro: il campione assoluto

Sgombro, spigola, sardine.
I veri protagonisti dimenticati.

✅ Ricchi di proteine nobili
✅ Fonte diretta di omega-3 EPA e DHA, potenti antinfiammatori naturali
✅ Basso contenuto di metalli pesanti (perché sono pesci di piccola taglia)

E non è poco.
Perché l’infiammazione silente è uno dei nemici invisibili delle tue ossa.
Ridurre l’infiammazione = stimolare la rigenerazione ossea.

📚 Le linee guida consigliano almeno 2 porzioni a settimana di pesce azzurro
(Fonte: EFSA, Linee guida alimentazione sana 2023)

Pesci di grande taglia (tonno, salmone): buoni, ma con cautela

Ottimo profilo nutrizionale.
Ma restano a contatto con il mare molto più a lungo.
Questo significa più rischio di metalli pesanti, come mercurio o cadmio.

Il consiglio?
Alternarli con il pesce azzurro
Preferire versioni fresche, di qualità
Non consumarli tutti i giorni, da preferire dopo la carne bianca.

Uova: ottime, ma non perfette

Le uova sono un alimento potente:

  • 6g di proteine ad alto valore biologico
  • Grassi buoni (prevalentemente monoinsaturi)
  • Fonte di colina, utile al cervello e al metabolismo

Ma…

⚠ Alcuni studi associano consumo eccessivo di uova a:

  • aumento di acidi biliari (potenziale infiammatorio intestinale)
  • possibili rischi cardiovascolari nei soggetti predisposti

In caso di ipercolesterolemia familiare, attenzione.
Negli altri casi, 3-4 uova a settimana vanno benissimo. In lista di priorità vengono prima del tonno in scatola.

L’apporto di proteine in caso di osteoporosi è fondamentale per recuperare massa.

Leggi anche >> dieta per osteoporosi e carenza di proteine

Albumi: proteine pure, ma… incomplete

Gli albumi sono quasi un integratore:

  • 10g di proteine per albume
  • Zero grassi, zero zuccheri

Ma sono un alimento “monotematico”.
Ottimo per bilanciare i macros, ma non da usare come base della dieta.
E attenzione: vanno cotti, per inattivare l’avidina.

Yogurt & yogurt greco: proteine + probiotici = ottimi per la salute dell ossa

Ecco due veri amici della donna over 40.

Lo yogurt:

  • buona fonte di proteine
  • contiene probiotici utili al microbiota intestinale
  • attenzione al lattosio e agli zuccheri aggiunti

Lo yogurt greco:

  • meno lattosio
  • più proteine (fino a 10g per 100g)
  • meno zuccheri naturali
  • disponibile anche nella versione 0% grassi

Ricorda: un microbiota sano è legato a miglior assorbimento del calcio e a minore infiammazione sistemica
(Fonte: Weaver CM et al., JBMR, 2022)

Yogurt classico vs yogurt greco: differenze che contano

Entrambi derivano dal latte.
Entrambi apportano proteine del siero, molto utili per il muscolo e l’osso.
Ma c’è una differenza chiave: la concentrazione.

Lo yogurt normale:

  • ha più lattosio
  • ha più zuccheri
  • ha meno proteine

Lo yogurt greco:

  • ha più proteine (fino a 10g per 100g)
  • meno zuccheri
  • meno lattosio
  • maggiore potere saziante

Se devi costruire massa magra, seguendo una dieta funzionale per l’osteoporosi, lo yogurt greco è la scelta giusta.

Ricotta e fiocchi di latte: freschi, leggeri

Sono formaggi freschi, poco stagionati, a basso contenuto di grassi.
Perfetti per chi cerca proteine senza eccessi di sale o grassi saturi.

Attenzione solo a un punto:
la vera ricotta ha un gusto neutro (perché viene fatta dal siero).
Spesso quelle più gustose hanno aggiunte di grassi o sale.

Consiglio: leggi sempre l’etichetta.
Evita le versioni aromatizzate o addizionate. Vengono in ordine di importanza subito dopo il pollo.

Formaggi stagionati (Grana, Parmigiano…): buoni ma attenzione!

Sì, hanno tante proteine.
Anzi, il Grana Padano ha 30g di proteine ogni 100g.
Più del petto di pollo.

Ma ecco il problema:
arrivano anche 50g di grassi, la maggior parte saturi
e tantissimo sale (soprattutto nei DOP)

Risultato: ottimi per dare gusto e sazietà, ma…
se li usi come “fonte proteica principale” rischi di esagerare con calorie e sodio.

Mangiali con moderazione.

“Alimenti Proteici” di marketing? Non sempre ci caschiamo

Negli ultimi anni sono spuntati prodotti “proteici” ovunque.
Mozzarelle, ricotte, yogurt, barrette.
Ma attenzione: proteico non sempre significa utile.

Spesso hanno:

  • meno grassi (ok)
  • uguale quantità di proteine reali rispetto a versioni light
  • prezzo più alto
  • appeal da supermercato “fit”

Non guardare solo l’etichetta “proteico”.
Guarda:

  • i grammi reali di proteine
  • il contenuto di grassi
  • la qualità della materia prima

Il latte scremato usato per produrli li rende leggeri, ma non magici come vogliono farti credere..

Mozzarella proteica: promossa, ma controlla l’etichetta

Hai presente quelle mozzarelle “extra light”, vendute come proteiche?

In realtà, la quantità di proteine è simile a una mozzarella classica.
Il vantaggio vero? Molti meno grassi.
Attenzione però: per insaporirla, spesso viene aggiunto molto sale.

Buona per l’equilibrio dei macronutrienti, ma non deve diventare la regola quotidiana.

Dal punto di vista proteico la consideriamo  insieme a ricotta e fiocchi di latte.

Latte vaccino: sì, anche da adulti

Il latte è sempre sotto accusa.
“Acidifica”.
“Provoca osteoporosi”.
“Non dovremmo berlo da adulti”.

Ma la scienza dice tutt’altro.

Il China Study è stato smontato da innumerevoli critiche metodologiche.
E nessun trial clinico di qualità ha mai dimostrato che il latte danneggia le ossa.
Anzi: è una fonte eccellente di proteine, calcio e vitamina B12.

Se li mettessimo in ordine, sono come lo yogurt classico.

Latte vegetale: attenti alle differenze

Parliamoci chiaro: non tutti i “latti vegetali” sono uguali.

Soia:

  • profilo proteico simile al latte vaccino
  • ricco di isoflavoni con effetto positivo sul metabolismo osseo (soprattutto in menopausa)
    📍Tier A, accanto al latte

Avena:

  • buono il gusto
  • basso contenuto proteico

Lenticchie e legumi: non perfetti, ma essenziali

Dal punto di vista puramente proteico, non brillano:

  • valore biologico basso
  • presenza di antinutrienti
  • minore digeribilità

Ma a livello nutrizionale complessivo?
Sono fantastici:

  • ricchi di fibre
  • abbassano il colesterolo
  • migliorano il microbiota intestinale
  • aumentano l’aspettativa di vita (fonte: EPIC Study, The Lancet)

Non sono da assumere come alimento proteico di buon valore,  ma come alimento da includere ogni settimana.

Hamburger vegani: non basta “vegetale” per essere sano

Attenzione all’etichetta.

Spesso contengono:

  • più grassi di un hamburger di carne
  • sale in eccesso
  • proteine sì, ma con bassa biodisponibilità

E se ti gonfiano ogni volta che li mangi, il tuo corpo ti sta già dicendo qualcosa.

Non sono da considerare come alternativa proteica.

Tofu e tempeh: i vegetali che si difendono (Tier A)

Rispetto agli hamburger vegani, siamo su un altro pianeta.

Tofu e tempeh derivano dalla soia intera, meno processati, meno addizionati.

  • Proteine ad alto valore biologico (il più alto tra i vegetali!)
  • Basso contenuto di sale (se scegli le versioni naturali)
  • Leggera presenza di grassi, ma sani

Se cerchi una fonte vegetale affidabile, qui puoi andare sul sicuro.
Perfetti anche per chi ha intolleranze al lattosio.

Seitan: proteine pure ma… incomplete

Sì, è iper-proteico (fino a 30g/100g).
Ma è fatto con glutine puro, quindi:

  • valore biologico basso
  • assenza di alcuni aminoacidi essenziali
  • non adatto ai celiaci o agli intolleranti al glutine

Va bene, ma deve essere parte di un’alimentazione varia e combinata.

In un’ipotetica classifica li mettiamo sotto il tonno, prima delle carni rosse.

Barrette proteiche: non farti fregare dal marketing

“Buonissime”, sì.
Ma sane? Non sempre.

Spesso hanno:

  • più grassi di un piatto di pasta
  • dolcificanti artificiali in quantità
  • proteine isolate ma con biodisponibilità discutibile

Vanno bene in emergenza, non come base quotidiana.

Meglio delle carni lavorate, ma di poco. No, non fanno male.
No, non ti “avvelenano”.
Ma… non sono nemmeno quello che ti serve se vuoi davvero costruire ossa forti.


Mangiarle ogni tanto? Ok.
Usarle come base per l’apporto proteico? No.

Proteine in polvere (whey): sì, ma con criterio

Parliamoci chiaro:
le whey protein sono utili.

✅ Ricche di proteine ad alto valore biologico
✅ Facili da digerire
✅ Economiche
✅ Comode

Ma…

  • non sostituiscono una dieta vera
  • contengono dolcificanti e aromi artificiali
  • sono raffinate, quindi meno nutrienti completi

Se ti servono per comodità, bene. Ma non esagerare.Attenzione all’integrazione contemporanea con il collagene. Come profilo amminoacidico, sono a pari degli albumi.

Dessert proteici: il compromesso che ci piace

Sembrano un dolce, ma sono simili (nutrizionalmente) allo yogurt greco.
✅ Proteine del latte
✅ Gusto gradevole
✅ Adesione migliorata alla dieta

Perfetti quando:

  • hai voglia di dolce
  • ma non vuoi “sgarrare”
  • vuoi rimanere coerente con un piano nutrizionale funzionale per la salute ossea

Simili alle proteine  whey. Ma occhio agli zuccheri e agli additivi che li rendono spesso inappetibili e troppo glucidiche.

Cosa fare ora?

Hai appena letto le fonti degli alimenti proteici per chi vuole:

  • costruire massa muscolare
  • migliorare la densità ossea
  • evitare i farmaci (o affiancarli con consapevolezza)

Ma ricorda: non basta sapere cosa mangiare.
Serve un piano. Un metodo. Un professionista che ti guidi.

E qui entriamo in gioco noi.

Se dopo questo articolo hai capito che non basta mangiare “più proteine” ma ti serve un piano, sei nel posto giusto.

Nel nostro percorso di rinascita , abbiamo una nutrizionista specializzata che crea diete prescrittive e personalizzate per chi convive con osteopenia, osteoporosi, menopausa precoce o fratture vertebrali.

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  • il tuo fabbisogno proteico reale
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  • il tuo reale fabbisogno calorico per mettere massa ossea

E lavora insieme al nostro staff clinico per costruire un percorso integrato su misura per te: nutrizione, esercizio, integrazione, forza.

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Il primo passo lo fai tu.
Il resto lo costruiamo insieme.

Domande frequenti su proteine e osteoporosi

1. Quali sono le migliori proteine per rinforzare le ossa?
Le più consigliate sono le proteine ad alto valore biologico e con buona digeribilità. Ottimi esempi:

  • pesce azzurro (sgombro, sardine, alici)
  • yogurt greco magro
  • ricotta e fiocchi di latte
  • tofu e tempeh (se di buona qualità)
    Evita invece le carni lavorate, le barrette industriali e gli hamburger vegani ricchi di grassi e sale.

2. Posso aumentare la massa ossea senza farmaci?
Sì, ma solo con un approccio completo. Serve:

  • allenamento progressivo con carichi
  • una dieta personalizzata, ricca di proteine e micronutrienti chiave
  • integrazione intelligente (vitamina D, K2, magnesio, collagene, ecc.)
    Lavoriamo proprio su questo con i nostri percorsi integrati su misura.

3. Le proteine vegetali funzionano per l’osteoporosi?
Sì, se scelte bene e combinate correttamente.
Tofu, tempeh, soia e legumi possono aiutare a raggiungere la quota proteica necessaria, soprattutto se sei vegetariana o vuoi ridurre le fonti animali. Attenzione però alla biodisponibilità: non tutte le proteine vegetali sono complete da sole.

4. Mi serve una dieta prescrittiva per migliorare le mie ossa?
Sì, soprattutto se hai già una diagnosi di osteopenia o osteoporosi.
La nostra nutrizionista specializzata elabora diete su misura basate su:

  • analisi MOC, TBS, BES TEST
  • metabolismo osseo
  • assorbimento intestinale (fondamentale!)
    È un lavoro di squadra, integrato con esercizio e integrazione clinica.

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