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Se sei arrivato a questo articolo probabilmente è perché vorresti sapere come curare l’osteoporosi in modo naturale senza rinunciare alla salute.
Scoprire di avere l’osteoporosi per molte persone può essere un duro colpo, e altrettanto duro talvolta è il percorso che si pensa di dover affrontare.
Molto spesso tuttavia non si conoscono le alternative a disposizione per affrontare questa patologia: ecco dunque di cosa vorrei parlarti in questo articolo.
Innanzitutto mi presento: mi chiamo Erica e mi occupo di copywriting e comunicazione per Neogela, un’azienda che da oltre 12 anni opera nell’ambito delle patologie osteoarticolari e propone il collagene come soluzione naturale per ritrovare il benessere.
Quello di cui voglio parlarti è ciò che facciamo tutti i giorni per aiutare chi vuole stare bene. Sei curioso?
Quante volte mi hanno chiamato persone che, uscite da una visita, avevano appreso di soffrire di osteoporosi e quante volte queste persone si sono ritrovate con più dubbi che risposte senza sapere nulla riguardo la patologia.
Ecco che partivano le mille ricerche online, sui social per cercare di capirci qualcosa di più.
Scrivo questo articolo pensando a come vorrei che le persone si avvicinassero a questa patologia.
L’osteoporosi è una patologia degenerativa dell’apparato scheletrico che provoca la perdita di densità ossea.
Specifichiamo però una cosa: la perdita di densità ossea è un processo naturale cui le ossa vanno incontro con l’invecchiamento. Mi spiego meglio, le ossa sono composte da una matrice vivente di fibre di collagene che si rigenera costantemente con l’obiettivo di mantenersi in salute.
Prima di costruire nuovo tessuto osseo vivente, il nostro organismo si occupa intelligentemente di distruggere il vecchio per fare spazio al nuovo. Sono quindi due fasi, una distruttiva e una ricostruttiva, che cambiano il loro equilibrio nel corso della vita. Mentre in adolescenza la ricostruzione è più abbondante, dopo l’età adulta è vero il contrario.
Distruggendosi più tessuto di quanto se ne crei, le ossa perdono densità.
E quando a questa condizione si abbinano determinati fattori, la perdita di densità ossea diventa patologica e insorge l’osteoporosi.
Quali sono le cause che portano all’osteoporosi?
Vi sono anche diversi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità che l’osteoporosi si presenti: sedentarietà, alimentazione scorretta, storia familiare con casi di osteoporosi.
Attualmente il trattamento di questa patologia prevede l’assunzione di farmaci che intervengono sul processo di rigenerazione ossea per rallentare la perdita di tessuto e favorire l’aumento della massa.
I farmaci più diffusi per l’osteoporosi sono i bifosfonati. Si tratta di un’ampia categoria di farmaci utilizzati sin dagli anni ’60 con lo scopo fermare il riassorbimento osseo (la distruzione di tessuto vecchio). Esistono diversi principi attivi che rientrano in questa categoria come alendronato, risedronato, acido clodronico…
I dubbi riguardo queste terapie sono relativi ai possibili effetti collaterali che la loro assunzione può provocare e il fatto che l’assunzione del farmaco non possa essere protratta eccessivamente poiché la sua efficacia si esaurisce con il tempo.
È per questi motivi che molte persone non si sentono di intraprendere questo percorso o talvolta lo abbandonano cercando una strada naturale alternativa.
Partirei innanzitutto col dire che la perdita di densità ossea avviene per gradi: l’osteopenia è lo stadio che precede la più avanzata l’osteoporosi. Lo stadio a cui ci si trova è un importante fattore da considerare in vista della terapia da seguire.
In una condizione di osteopenia la fragilità ossea generalmente non è tale da richiedere un intervento invasivo.
Solitamente in condizione di osteopenia si cerca di evitare trattamenti farmacologici invasivi, puntando ad intervenire invece sullo stile di vita con abitudini che possono davvero fare la differenza per la ossa.
Questo non esclude che anche in condizioni di demineralizzazione ossea più avanzata non si possa optare per un trattamento naturale.
L’indicazione generale dei medici specialisti è quella di assumere farmaci, per questo spesso la scelta di un trattamento naturale è una scelta che molte volte il paziente si ritrova a prendere da solo. O per scelta personale di non voler assumere farmaci o per impossibilità di tollerarli.
Qual è quindi l’alternativa in questi casi? Senza dimenticare che anche chi segue una terapia farmacologica non può rinunciare agli importanti passi che ti svelo nel paragrafo successivo.
Siamo quindi arrivati al succo della questione, ci abbiamo messo qualche parola di mezzo ma le premesse sono importanti per capire come affrontare efficacemente una patologia come l’osteoporosi.
I pilastri per curare naturalmente l’osteoporosi sono 4:
Lo so, lo avrai sentito dire talmente tante volte che penserai già di sapere di cosa si tratta. Ma ti hanno spiegato davvero cosa mangiare? Saprai che devi assumere vitamine e calcio, ma questo non basta se non c’è un corretto equilibrio tra i vari macronutrienti: carboidrati, proteine, grassi. Questi devono essere correttamente equilibrati ad ogni pasto raggiungendo il proprio fabbisogno poiché senza nutrienti i tessuti non possono essere mantenuti.
Il movimento fa da sempre parte della natura umana, grazie al movimento stimoliamo l’apparato muscolo-scheletrico mantenendolo in forma e miglioriamo il nostro equilibrio e i nostri riflessi. Fare attività fisica regolare permette di aumentare la massa ossea e favorisce la rigenerazione dei tessuti. Parliamo di un certo tipo di attività fisica, ma non aggiungo altro perché sono sicura che Davide saprà parlarti di questo ambito molto meglio di me.
È un fattore spesso trascurato eppure il nostro atteggiamento mentale ha un ruolo davvero importante relativamente alla patologia. Quando parlo di atteggiamento positivo intendo una predisposizione mentale verso l’impegno e la convinzione di doversi e volersi impegnare per migliorare la propria condizione. Essere demoralizzati quando si scopre la patologia è comprensibile ma è reagendo ed impegnandosi nella propria quotidianità che si può fare la differenza e migliorare.
Ultimo ma non per importanza il ruolo degli integratori. L’assunzione di eventuali integratori va sempre valutata sul singolo caso e sulla base dell’alimentazione e delle esigenze del paziente.
Le sostanze che generalmente è utile integrare per le ossa sono: vitamina D, vitamina K2, calcio, magnesio, silicio.
C’è però un nutriente troppo spesso dimenticato: il collagene.
Ricordi che ti avevo parlato di una matrice vivente ossea, bene questa è composta proprio di fibre di collagene e se le cellule non hanno a disposizione i mattoncini per costruire il collagene non possono provvedere a rigenerare l’osso.
Considerando che dopo i 30 anni la produzione interna di collagene rallenta, integrarlo è un valido aiuto per favorire la ricostruzione non credi?
Noi di Neogela abbiamo studiato proprio il collagene più adatto per favorire la rigenerazione ossea: per saperne di più visita il sito
Spero che questo articolo ti sia stato utile e se avessi qualsiasi domanda non esitare a contattarmi a questo indirizzo email: erica@neogela.com oppure al numero 329 8115677.
A presto,
Erica – Neogela
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