In questo articolo troverai:
In questo articolo voglio fare chiarezza una volta sulla dieta da seguire per dimagrire con ipotiroidismo.
L’ipotiroidismo è una disfunzione tiroidea che per vari motivi induce la riduzione della secrezione dell’ormone triiodotironina.
Non solo, la causa potrebbe essere anche un abbassamento della sua azione sul nostro organismo per un difetto dei suoi recettori.
Avrai sentito parlare più volte di questo ormone con la sigla T3.
Io sono il dottor Davide Teggi, docente formatore AIF laureato in scienze della alimentazione e nutrizione umana e in scienze sportive.
Sono anche il co-fondatore di Fitness 40+ e di un gruppo facebook privato molto bello chiamato allenamento per la tiroide.
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All’interno trovi tante persone come te che postano le loro esperienze, vittorie e metodologie adottate per contrastare il problema alla tiroide.
Vogliamo davvero come capire attraverso il confronto e le tecniche naturali come risolvere una volta per tutte i loro problemi legati al peso, al sonno, all’energia diurna e agli sbalzi d’umore molto frequenti.
La dieta per ipotiroidismo e tiroidite di hashimoto
Prima di capire cosa e come mangiare per dimagrire in caso di ipotiroidismo e tiroidite di hashimoto facciamo luce sul funzionamento pratico dell’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide.
Asse ipotalamo ipofisi tiroide
L’ipotalamo, in risposta ad uno o più segnali di “abbondanza” dati dal nostro organismo secerne un ormone chiamato tireotropina, rinominato TRH.
Il segnale di “abbondanza” lo vedremo dopo.
Il TRH ha il compito di stimolare l’ipofisi, un’altra bella ghiandola endocrina, nella produzione dell’ormone tireostimolante, detto TSH.
Come dice la parola stessa, stimola la tiroide nella produzione di T4 (forma inattiva dell’ormone) e di T3.
Questa sigla non ti è nuova visto che viene sempre dosato questo ormone quando fai le analisi per la tiroide.
La produzione fuori range di TSH in eccesso indica la classica condizione di ipotiroidismo.
Questo vuol dire che la nostra tiroide diventa una “bella addormentata”, che non risponde allo stimolo ipofisario.
Nella condizione di tiroidite di hashimoto invece il problema è legato al sistema immunitario che non riconosce i tireociti (cellule della tiroide) come self e le distrugge.
Conseguentemente la condizione di ridotta produzione ormonale tiroidea.
Una caloria è sempre una caloria (?)
“Per perdere peso basta che mangi di meno” ..
“Per dimagrire fai una dieta restrittiva e sei a posto” ..
“Se hai un fabbisogno calorico di 1600kcal basta che assumi 1200kcal e dimagrirai…”
Quante volte hai sentito questa frase?
Magari hai anche messo in atto questa strategia e..
Non hai perso un etto. Anzi.
Con il passare del tempo hai messo peso, invece che perderlo.
Un disastro!
Bene, sei capitata nell’articolo giusto che può davvero aiutarti a cambiare la tua vita.
Chi soffre di ipotiroidismo tende ad ingrassare?
Iniziamo a far cadere un mito che tende a morire: chi soffre di ipotiroidismo non ingrassa, ma mette liquidi.
Infatti l’aumento della ritenzione idrica è una delle conseguenze più forti di ipotiroidismo.
L’aumento di peso nella maggior parte dei casi è dovuta ad un ingente quantità di liquidi extracellulari che, come difesa, l’organismo tende a trattenere.
E allora ti starai chiedendo..come faccio a perderli?
Rimani fino in fondo attenta e concentrata perchè in questo articolo voglio davvero aprirti gli occhi.
Perdere peso con la dieta con ipotiroidismo
Devi sapere che ci sono una serie di molecole molto interessanti, prodotte dal tessuto adiposo e dal nostro sistema gastro enterico e non solo, che danno dei segnali di accumulo o consumo al nostro ipotalamo.
Come ben sai ormai, una tiroide poco attiva ti permette di disperdere poco calorie rispetto ad un super attività.
Queste molecole sono per esempio l’adiponectina, la resistina, la visfatina e la tanto sentita leptina. Ma non solo.
Tutte le diete basate sul conteggio calorico falliscono perché non tengono conto dei segnali fondamentali che inviano questi ormoni.
La leptina, per farti un esempio, attiva sazietà e dimagrimento inviando un segnale che c’è disponibilità di cibo all’ipotalamo.
Questo si attiva e attiva la cascata ormonale verso la nostra tiroide.
Questa cosa accade solo se la nostra dieta è abbondante. Segnale contrario in caso di restrizione calorica.
Si, sto dicendo proprio questo: puoi mangiare quanto vuoi e la tua tiroide torna a funzionare con il tempo correttamente.
Non quello che vuoi, sia chiaro.
Se non porti però abbastanza cibo al tuo corpo, non si attivano i segnali.
E di certo non ci arrivi mangiando solo insalata e carotine tutto il giorno!
Tiroide e dimagrimento
Gli ormoni tiroidei hanno il compito di disaccoppiare la trasformazione degli alimenti in energia (ATP).
Che vuol dire?
Una tiroide ben funzionante produrrà basse quantità di ATP e tanto calore, settandosi in modalità consumo.
Quando funziona male, come in caso di ipotiroidismo, ci sarà alta produzione di energia e poca dispersione termica, settandosi nella modalità accumulo.
Inizi a comprendere ora perchè sei a dieta da una vita e non perdi peso?
Questa è biochimica, e chiunque vi dica il contrario additando come responsabile infiammazione o intestino sbaglia, o addirittura lo stress.
Queste sono conseguenze al massimo, non cause.
Se mangio per anni male, non faccio movimento e vivo stati di tensione costanti per mesi, magari degli eventi negativi forti, indurrò segnali biochimici diversi al mio asset ormonale, che comunque è riduttivo focalizzarsi solo su quello ipotalamo-ipofisi-tiroide.
L’azione degli ormoni tiroidei sulle centrali energetiche cellulari, i rinomati mitocondri, sono regolatori del mantenimento del peso forma.
Una caloria è sempre una caloria, ma non per il nostro corpo quindi che decide in base ai segnali che mando se andare verso lo stock di grasso oppure attingere alle riserve per produrre calore.
Ora finalmente hai trovato una risposta alla domanda…
Perchè nonostante mangio poco non dimagrisco?
Perchè anche se sono a digiuno ingrasso facilmente dopo
Chi non si può e non fa attività fisica entra in una modalità che richiama la genetica dei nostri antenati.
Di solito quando ci muovevamo era per andare a cercare e trovare cibo da mangiare.
L’immobilità la nostra genetica l’ha registrata settandosi appunto con la modalità digiuno.
Visto che non ci sarà cibo, metto via tutto nelle scorte.
Ecco perchè senza movimento è impossibile attivare i segnali positivi per la nostra tiroide.
Evitare il movimento vuol dire girare le spalle alla nostra natura.
Cosa mangiare con ipotiroidismo e tiroidite di hashimoto
Hai ormai capito finalmente come stanno le cose.
Credo che tu ormai abbia compreso come sia fondamentale mangiare cibo che non alteri gli equilibri ormonali.
Puoi anche intuire come sia importante il primo pasto della giornata, che appunto manda il nostro corpo verso la modalità “ci sarà cibo oggi quindi bruciamo più calore”.
Chi rinnega queste parole non ha mai studiato la biochimica a fondo. E me ne dispiaccio.
Il digiuno invece vi manderà verso una condizione di risparmio inevitabile.
Il nostro organismo è perfetto. Assolutamente.
Uno stato infiammatorio, poco sonno, stress e sostanze tossiche fanno parte di quelle componenti dello stile di vita che possono andare decisamente a migliorare la funzionalità ormonale tiroidea.
Ecco perchè nei nostri percorsi di rinascita 40+ lavoriamo sulle radici del problema, e non tappiamo il sintomo come fa la medicina tradizionale che ti da spesso il farmaco a vita.
Per avere informazioni su come funzionano i nostri percorsi compila il form che trovi in fondo a questa pagina qui sotto.
Alimenti da evitare con ipotiroidismo: i distruttori endocrini
L’alimentazione per guarire da ipotiroidismo e ritrovare la forma fisica di prima è basata su segnali.
Questi vengono alterati dai famigerati distruttori endocrini, ovvero le farine raffinate e gli zuccheri.
Tieni presente quindi che non è lo sgarro che hai fatto ieri che ti fa male, ma quello che introduciamo tutti i giorni cronicamente per anni.
Colazione con ipotiroidismo, perchè è importante farla
A parità di calorie ingerite, l’effetto dei cibi che introduciamo cambia la nostra risposta in base all’orario nei quali li consumiamo.
La mattina abbiamo picchi degli ormoni dello stress (cortisolo), del testosterone e degli ormoni della nostra tiroide.
La prima parte della giornata è avvolta da questi ormoni che hanno una funzionalità catabolica brucia grassi.
Come ho scritto sopra, è il primo segnale che ci sarà cibo tutto il giorno e il corpo si setterà di conseguenza.
Proteine e ipotiroidismo
Una quota proteica bassa riduce la crescita e il mantenimento della massa muscolare.
I muscoli, come abbiamo visto, sono tra i primi bersagli della nostra tiroide.
Quindi se io mangio poche proteine rispetto al mio fabbisogno proteico ci sarà una tendenza dell’asse ad abbassare la produzione di ormoni tiroidei.
Possiamo correre quanto vogliamo sul tapisroulant in palestra, ma il nostro metabolismo si metterà in modalità standby (ti sta forse capitando questo?!).
Per non parlare di enzimi, recettori, citochine e proteine di trasporto fondamentali formate tutte da proteine.
Una proteina ad alto valore biologico, come per esempio quella che trovi nelle uova, genera poche scorie da metabolizzare e sarà pienamente sfruttato dal nostro metabolismo.
Questo è il motivo per il quale la scelta della fonte proteica, possibilmente derivante da pesce, carne o uova, risulta essere la migliore nel rapporto tra calorie introdotte e apporto nutritivo.
L’essere umano può vivere, e magari è il tuo caso, mangiando meno proteine del necessario, sia chiaro.
La differenza la fa la mancanza di un dimagrimento utile al nostro organismo, a discapito del grasso e non del muscolo, che ti ho già detto essere di vitale importanza per la nostra tiroide.
Insulino resistenza e ipotiroidismo
L’insulina, ormone prodotto dal pancreas, è l’unico ormone in grado di abbassare la glicemia permettendo agli zuccheri di entrare nelle cellule muscolari.
E’ un ormone anabolico, ovvero rivolto all’ingrassamento.
Se mangiamo dopo aver svuotato le riserve, la sua azione è volta al ripristino di glicogeno (zucchero di riserva).
Se invece mangiamo con le scorte piene, l’insulina stessa passa gli zuccheri al tessuto adiposo, il grasso.
Quindi il movimento è necessario per evitare questo passaggio e aumentare la sensibilità muscolare agli zuccheri.
Se questo assorbimento avviene lentamente con cibi a basso contenuti di zuccheri, con fibre o crudi, tutto segue il suo corso.
Ma se introduciamo zuccheri pronti da junk food (cibo spazzatura), la risposta sarà un grande rilascio di insulina, con una risposta come quasi fosse data ad un veleno.
Questa è talmente potente da provocare un effetto di ritorno chiamato ipoglicemia reattiva, si svuota il sangue dagli zuccheri velocemente.
Tradotto..sai a cosa equivale questo?
Alla fame che ti viene dopo 1 ora e mezza che hai pranzato o cenato, per eseempio.
Oltre all’irritabilità, nervosisimo, debolezza, che ti porta direttamente ad aprire la dispensa e a ricercare di nuovo zucchero pronto.
Gli zuccheri stimolano le stesse vie sensoriali che calcano le droghe.
Ho detto tutto.
Ogni volta che bevi per esempio un caffè zuccherato non stai solo introducendo un tot di calorie, ma stai inviando un segnale (sbagliato) all’ipotalamo.
Dieta settimanale per ipotiroidismo
Gli alimenti a libero consumo da preferire sono in linea generale quelli più fibrosi, duri da masticare e ricchi di micronutrienti.
Sto parlando di frutta con buccia, verdure e alimenti integrali.
Due sono i benefici più importanti derivanti dal loro largo consumo.
Uno è il rallentamento dell’assorbimento del pasto stesso, dando il tempo all’ipotalamo di ricevere i segnali di stop della fame.
L’altro è appunto richiamare la difficoltà nel consumare il pasto velocemente, inducendo una masticazione lenta e una degustazione conviviale del cibo.
Tutto ciò crea un buon rapporto tra noi ed il cibo stesso, mette in pratica le strategie anti fame e manda i segnali giusti per far ripartire la nostra tiroide nel migliore dei modi.
Ci sono altri punti chiave per ottimizzare la salute e trattare in modo naturale l’ipotiroidismo all’interno dei nostri protocolli scientifici 40+ che si basano sui pilastri della medicina anti aging e dell’alimentazione funzionale.
Partiamo da un’analisi attenta di 22 parametri metabolici che ci dicono quale sia l’approccio da adottare per risolvere il problema alla radice ed evitare di farti prendere il farmaco a vita.
Qui ti lascio un link dove puoi vedere qualche testimonianza dei nostri percorsi di rinascita 40+ tiroide.
FITNESS 40+ TIROIDE
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Un abbraccio forte,
Davide Teggi
docente formatore AIF
dott. in scienze sportive e nutrizione umana
co-fondatore Fitness 40+