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Perché la MOC peggiora anche se “fai tutto bene”
Lo vedi: ti impegni, segui i consigli, prendi il calcio, fai “la dieta giusta”, segui video su YouTube per rinforzare le ossa.
Ma poi arriva la MOC… ed è peggiorata.
Ti senti confusa. Delusa. Sfiduciata.
La verità è che non è colpa tua.
È colpa di un sistema che guarda solo ai numeri (il T-score) e non alla persona intera.
Un sistema che non tiene conto anche della qualità dell’osso, dell’infiammazione cronica del nostro intestino, della digestione e assimilazione dei nutrienti, delle tue vere fragilità funzionali.
Ecco perché anche donne motivate e consapevoli cadono nelle stesse trappole.
Parliamoci chiaro. Il fai-da-te, in questo campo, è il modo più veloce per non ottenere risultati.
L’errore più comune? Cercare esercizi su YouTube
Perché è un problema?
Perché nessun video generico può sapere se hai:
- una scoliosi funzionale non diagnosticata
- un’asimmetria di forza tra la parte destra e sinistra del corpo
- un bacino instabile
- una debolezza del core
- un rischio fratturativo elevato
L’osteoporosi non si allena con esercizi casuali. Si tratta con carichi adattivi, progressivi e controllati.
Conoscendo la tua situazione strutturale reale (non solo la densità ossea, ma la qualità trabecolare – TBS – e la forza muscolare residua).
“Gli esercizi devono essere adattati al profilo di rischio individuale, tenendo conto della stabilità, forza isometrica e pattern posturali.”
— Frontiers in Immunology, Exercise for Osteoporosis, 2022
La soluzione?
Allenamento neuromuscolare adattivo progressivo, con:
- test mensili di forza isometrica
- esercizi auxotonici
- lavoro specifico su equilibrio, core, e carico osseo
- esercizi per aumentare l’attivazione della muscolatura inibita e rilasciare quella iperattiva
➡️ Vuoi sapere come li applichiamo?
Il nostro dott. Davide Teggi ne parla nel libro >>allenamento con osteoporosi
In questo volume il dott. Davide Teggi esplora l’osteoporosi con un taglio strategico e a 360°, mostrando come la perdita di densità ossea non sia un destino ineluttabile dell’età ma una condizione che può essere arginata con un piano d’azione attivo e su misura.
L’opera offre una visione integrata delle soluzioni naturali e preventive: allenamento pensato per scheletri fragili, alimentazione mirata, nutraceutica dedicata, gestione dello stress e controlli periodici dei marker ossei.
Ampio spazio è riservato all’impatto fisico, psicologico ed emotivo della malattia: fratture ricorrenti, perdita di autonomia, ansia e depressione. Teggi chiarisce perché l’esercizio, se guidato da un professionista esperto, diventa una vera medicina: carichi calibrati, progressione intelligente e programmazione millimetrica favoriscono l’incremento della massa ossea e ne rallentano il declino.
Il testo spiega anche perché i programmi “taglia unica” — corsi standard o schede generiche — falliscono quasi sempre. Attraverso esempi concreti e casi clinici, l’autore mostra la strategia vincente che ha permesso alle sue pazienti di tornare a muoversi senza timore, più robuste e libere dall’incubo di rompersi sollevando una semplice borsa della spesa.
Perché confrontarsi con altre donne è fuorviante
“Sai, la mia amica prende quello… e dice che funziona!”
Ma tua amica ha le tue stesse analisi?
La stessa genetica?
La stessa infiammazione?
La verità è che ogni osteoporosi ha una causa diversa.
E ogni integrazione deve essere pensata sui risultati di:
- PTH, CTX, P1nP
- vitamina D e calciuria
- metabolismo renale ed epatico
- marker infiammatori e di stress ossidativo come omocisteina e D-ROMS
“Il trattamento dell’osteoporosi deve basarsi su una valutazione multidimensionale che includa biomarcatori ossei, funzionalità endocrina e analisi nutrizionale.”
— Update on Osteoporosis, Medicina, 2025
La dieta per le ossa non esiste: serve una strategia
Non esiste una “dieta per le ossa”.
Esiste una dieta funzionale che ti permette di assorbire i nutrienti davvero.
Perché puoi mangiare tutti i broccoli del mondo…
ma se il tuo intestino non li assorbe, non cambierà niente.
Hai mai fatto un test del microbiota o dell’infiammazione intestinale?
Hai mai verificato se hai una permeabilità intestinale o una disbiosi cronica?
La soluzione?
- alimentazione anti-infiammatoria, ricca di polifenoli
- equidistribuzione dei vari macronutrienti
- rotazione proteica funzionale
- test di verifica per eventuali disbiosi e probiotici ceppo-specifici (non quelli del supermercato)
Leggi anche >> https://fitness40.it/dieta-chetogenica-osteoporosi-linee-guida-2025/
Integrare “a caso” può peggiorare la tua condizione
“Prendo collagene e magnesio perché lo usano tutte nel gruppo Facebook.”
Peccato che il collagene non serve se il tuo fegato o i reni non lo metabolizzanocorrettamente.
Che la vitamina K2 può interferire se sei in trattamento farmacologico.
Ogni sostanza ha un impatto biochimico reale.
La soluzione?
Protocollo nutraceutico ciclizzato:
- test preliminari
- cicli di integrazione con pause
- valutazione epatica, renale, ormonale
“La supplementazione indiscriminata può interferire con pathway metabolici già compromessi, aggravando il rischio sistemico.”
— European Journal of Rheumatology, 2016
ll problema non sono i professionisti, ma la mancanza di sinergia
Il tuo medico dice una cosa.
Il nutrizionista un’altra.
Il personal trainer lavora su schede precompilate.
Nessuno si coordina.
E tu resti al centro… da sola.
L’osteoporosi è multifattoriale: serve un team che lavora in sinergia.
Come funziona un vero protocollo integrato per osteoporosi:
- chinesiologi, nutrizionisti e medici funzionali si confrontano ogni settimana
- il tuo protocollo viene aggiornato mensilmente
- ogni esercizio, integrazione e alimento è parte di un piano coordinato su di te
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Domande frequenti: FAQ su errori e soluzioni
1. Perché non miglioro con esercizi da YouTube?
Perché sono generici. Senza test, senza valutazioni, senza controllo. Il rischio è fare danni peggiori.
2. Devo per forza fare analisi di secondo livello?
Sì, se vuoi conoscere la vera causa della tua fragilità. Il T-score non basta.
3. Esiste un integratore giusto per tutti?
Assolutamente no. Ogni integrazione va calibrata. Anche il “naturale” può fare danni se mal gestito.
4. Posso fare tutto da sola?
Solo se sei un medico, nutrizionista e chinesiologa insieme. Altrimenti, serve un team.
Conclusione
L’osteoporosi non si cura con tentativi, ma con strategie mirate e testate.
Hai due strade davanti:
continuare a provare da sola e peggiorare piano piano…
oppure entrare in un percorso dove ogni azione è pensata su di te.
Non restare sola. Fatti aiutare da chi lavora ogni giorno SOLO con l’osteoporosi.
Ti è mai capitato di fare uno di questi errori?
Ne parliamo insieme nella community.
Il primo passo per cambiare… è non farlo più da sola.Entra nel nostro gruppo facebook privato >>Allenamento con Osteoporosi