Oggi voglio spiegarti in modo pratico come puoi praticare il digiuno intermittente 16:8 senza fare troppa fatica dopo i 40 anni.
Non esistono ricerche precise che ci danno la durata più giusta per ottenere un determinato risultato praticando il digiuno intermittente: tutto va adattato ai feedback ed alla reazione del tuo corpo.
COS’E’ IL DIGIUNO INTERMITTENTE?
Il regime alimentare del digiuno intermittente prevede dei momenti programmati nei quali puoi mangiare che si alternano ad orari nei quali le calorie che puoi mettere nel tuo corpo sono pari a zero.
Il più famoso è lo schema 16:8 (Leangains) che prevede il consumo dell’intera quantità di cibo assimilabile, in rispetto del fabbisogno calorico, in 8 ore.
Posso citartene un altro per esempio, l’OMAD: one meal a day che prevede l’assunzione di cibo in un unico pasto giornaliero trasformando il 16:8 in un 23:1.
Generalmente si parte con un giorno alla settimana fino ad arrivare ad una pratica quotidiana, o meglio, fino ad arrivare al raggiungimento del miglior equilibrio alimentare raggiungibile a livello personale.
A CHI E’ CONSIGLIATO IL DIGIUNO INTERMITTENTE DOPO I 40 ANNI?
In primis ad oggi è una dei migliori regimi alimentari esistenti in termini di dimagrimento: nei nostri fitness 40+ program i nostri coach lo utilizzano molto spesso quando si trovano di fronte a casi dove si necessita un profondo cambiamento radicale in termini di peso.
Non solo: ci sono persone che si allenano tutti i giorni e non riescono a scendere di un etto. Beh, dopo aver iniziato il digiuno intermittente, sono riuscite finalmente a raggiungere il risultato che per anni hanno inseguito!
E’ una delle pratiche migliori per migliorare la salute e la longevità perchè permette al corpo una sorta di auto purificazione mediante il meccanismo biologico di autofagia che solo con una pratica di astinenza dal cibo può ottenere.
E’ ottimo per chi vuole migliorare le proprie performance cognitive e per chi vuole raggiungere percentuali di definizione del proprio corpo invidiabili.
Una volta superato il primo momento di transizione le persone che applicano un protocollo alimentare di digiuno intermittente raggiungono un equilibrio psicofisico che difficilmente raggiungerebbero con qualsiasi altra dieta.
Ovviamente per bambini, per persone che soffrono di disturbi alimentari psicologici, per donne in gravidanza, questa strategia nutrizionale è totalmente da sconsigliare.
QUALI SONO GLI ESAMI DA FARE PRIMA DI FARE IL DIGIUNO INTERMITTENTE DOPO I 40 ANNI
Prima di iniziare il protocollo di digiuno intermittente dai un’occhiata alla tua salute metabolica facendo esami che ti mostrano i livelli della tua glicemia, della tua pressione, del colesterolo, dei trigliceridi, della tua vitamina D, la proteina C reattiva e l’uricemia.
Se il medico ti da il benestare puoi iniziare questo percorso che consiglio a tutte le persone sane!
Se vuoi sapere ome fare il digiuno intermittente 16:8 dopo i 40 anni devi sapere che più invecchiamo più si rallentano i processi biologici e tutti indistintamente dovremmo digiunare più di 12 ore al giorno per non sovraccaricare il sistema digestivo e favorire l’effetto di pulizia del digiuno.
Se sei all’inizio uno dei metodi più comuni è quello d’iniziare togliendo la colazione. Andrai a mangiare l’ultima volta a cena e arriverai a digiuno a pranzo del giorno successivo: fai il calcolo, sei arrivato a 16 ore precise.
Un altro aspetto positivo di questa pratica è che generalmente possiamo mangiare quello che vogliamo e si innesca un meccanismo nel quale pranzo, merenda e cena non saranno piene di alimenti spazzatura, ma altamente nutritivi.
COSA POSSO BERE DURANTE IL DIGIUNO?
Durante il digiuno puoi bere acqua (e ne devi bere parecchia, soprattutto d’estate!), caffè, tè, infusie tisane ovviamente non zuccherate perchè interromperebbero il digiuno.
Quanta acqua devi bere in una giornata? Scoprilo qui.
Puoi anche approfittare per farti Il Bulletproof Coffee. caffè “corretto” con burro. Il suo meccanismo d’azione si basa sul raggiungimento dello stato di chetosi, che qui mi limito a dirti che è uno stato metabolico che favorisce ancor di più il dimagrimento.
Il caffè, il burro e l’olio MCT contenuti nel Bulletproof Coffee accelerano il processo in questione. Con burro di yak è una versione più adatta agli occidentali.
Se vuoi massimizzare gli effetti del digiuno intermittente non abusare di pane, pasta, pizza ed altri alimenti spazzatura. Ricordati che gli alimenti “puliti” o fit, chiamali come vuoi, innescano risposte ormonali/biochimiche diverse che possono indurre al dimagrimento o ad ingrassare a parità di calorie.
Stai attento a non stressare per troppo tempo il tuo corpo e cerca di trovare un equilibrio che ti permetta di farlo per un periodo non troppo lungo: ricordati che un corpo troppo stressato non abbraccia la filosofia antiaging e tende a bloccare il tuo metabolismo.
SEMBRA TUTTO TROPPO FACILE IL DIGIUNO INTERMITTENTE
Dimagrisci, mangiando, rientrando nei parametri vitali migliori. Che vuoi di più?
e vuoi sapere come fare il digiuno intermittente 16:8 dopo i 40 anni devi sapere che comunque superare l’ostacolo psicologico che ci pone questo cambiamento, facendoci passare da una dieta che ci permette di mangiare ogni 3 ore a quella di fare 16 ore consecutive senza mangiare non è semplice da superare.
COME EQUILIBRIO I MACRONUTRIENTI NEL DIGIUNO INTERMITTENTE
Voglio dirti che comunque le nostre filosofie di lavoro, che si basano sulla medicina funzionale e tutte le evidenze scientifiche conseguenti, non prevedono un consumo smisurato di carboidrati: una strategia che prevede il 40% di carboidrati, il 30% di proteine ed il 30% di grassi è l’ideale per ottenere un ottima risposta metabolica indotta dal cibo consumato.
Tanti carboidrati ricordati che ti fanno ammalare facilmente, ti abbassano il sistema immunitario e ti fanno mettere peso senza un domani.
A proposito di digiuno, clicca qui per vedere la nostra live sul digiuno intermittente.
Ti lascio con una riflessione.
Cosa facevano i nostri antenati per essere così snelli e muscolosi?
Facevano tanto movimento e mangiavano per qualche giorno e, per via della vita difficile, passavano giorni senza alimentarsi e non soffrivano di malattie killer simili a quelle dovuti alla sindrome metabolica che caratterizzano i nostri tempi.
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