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L’osteoporosi colpisce una donna su tre e un uomo su cinque oltre i 50 anni in tutto il mondo. L’aumento dell’aspettativa di vita nei paesi sviluppati ha portato l’osteoporosi e la sua conseguenza clinica, le fratture da fragilità, a essere considerate una sfida significativa per la salute pubblica. In particolare, le donne sperimentano un tasso di perdita ossea pronunciato, stimato tra il 2 e il 2,5% annuo nei primi cinque anni dopo la menopausa, per poi diminuire all’1-2% annuo un decennio dopo la menopausa. Questa rapida perdita ossea, dovuta principalmente alla carenza di estrogeni post-menopausa, è un fattore chiave nella minore massa ossea e nel maggiore rischio di fratture osservato nelle donne rispetto agli uomini. La carenza di estrogeni favorisce l’osteoclastogenesi, portando a uno squilibrio negativo nel rimodellamento osseo. Di conseguenza, si osserva un declino progressivo della densità minerale ossea (BMD) in siti critici per le fratture osteoporotiche, tra cui le vertebre lombari della colonna vertebrale, il collo femorale e l’avambraccio.
Fattori di stile di vita chiave, in particolare un apporto dietetico inadeguato di micronutrienti essenziali, specificamente calcio e vitamina D, contribuiscono alla perdita ossea. Inoltre, la vitamina K2 gioca un ruolo significativo nel metabolismo osseo, essendo essenziale per la γ-carbossilazione dell’osteocalcina, un processo cruciale per la formazione e la mineralizzazione ossea. La vitamina K è anche sintetizzata dai batteri intestinali, sottolineando l’importanza del microbiota intestinale per la salute delle ossa. Il microbiota del tratto gastrointestinale umano svolge funzioni vitali, tra cui la regolazione immunitaria, il mantenimento dell’integrità della barriera intestinale, la segnalazione endocrina intestinale, la protezione contro la proliferazione di patogeni e la biosintesi di vitamine, come la vitamina K2.
I trattamenti farmacologici per l’osteoporosi, sebbene efficaci, soffrono di scarsa aderenza, a causa della paura di effetti collaterali rari o di requisiti posologici complessi. Ciò sottolinea l’importanza di esplorare opzioni non farmacologiche per prevenire la perdita ossea e ridurre il rischio di fratture da fragilità.
Evidenze recenti suggeriscono che i cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale attraverso l’integrazione di probiotici possono alterare favorevolmente la massa ossea. Ad esempio, in studi su animali, una miscela selezionata di tre ceppi probiotici (Lactobacillus paracasei DSM 13434, Lactobacillus plantarum DSM 15312 e Lactobacillus plantarum DSM 15313) ha protetto i topi ovariectomizzati dalla perdita ossea indotta dall’ovariectomia.
L’osteoporosi è descritta come una condizione catabolica caratterizzata da un deterioramento del metabolismo osseo e una ridotta massa muscolare. È importante adottare una dieta che supporti la crescita ossea e muscolare per contrastare efficacemente l’osteoporosi. Una corretta gestione nutrizionale può migliorare significativamente la qualità e la densità ossea, promuovendo anche un generale miglioramento della salute e della longevità. Questo approccio parte dal presupposto che l’osteoporosi non sia solo una malattia delle ossa, ma una condizione sistemica che richiede un approccio olistico, focalizzato sulla nutrizione e sull’attività fisica per sostenere il metabolismo osseo.
Nutrienti per l’osteoporosi
La nutrizione è considerata la base fondamentale per la salute delle ossa. Senza un’adeguata alimentazione, l’efficacia di altri interventi, come ormoni, peptidi e farmaci, è notevolmente ridotta. La carenza di proteine o nutrienti compromette gravemente la capacità del corpo di formare ossa nuove, e questo è uno degli aspetti più cruciali non solo per migliorare la salute delle ossa, ma anche per estendere la durata della vita in buona salute. È importante una dieta ricca di proteine, necessarie per la costruzione e il mantenimento della massa muscolare e ossea, componenti essenziali per contrastare l’osteoporosi e migliorare la qualità della vita.
Assunzione di proteine con osteoporosi 2024
È consigliato un consumo di proteine pari a 1 grammo per libbra di peso corporeo, o per libbra di peso corporeo ideale nei pazienti obesi. Le proteine sono fondamentali per la costruzione di muscoli e ossa. L’assunzione raccomandata di 0.8 grammi per chilogrammo è sufficiente solo per evitare sindromi da carenza proteica acuta, ma non per ottimizzare la crescita muscolare e ossea. Si suggerisce quindi un’assunzione di 1,5-2 grammi per chilogrammo al giorno per massimizzare la salute muscolare e ossea. Questa raccomandazione si basa su studi recenti che indicano come un apporto proteico più elevato possa migliorare significativamente la densità ossea e la forza muscolare, cruciali per la prevenzione delle fratture e il mantenimento della mobilità.
falsi miti sulle proteine
La raccomandazione tradizionale di 0.8 grammi per chilogrammo è basata su studi che mirano solo a prevenire carenze proteiche acute. Per migliorare la salute a lungo termine, costruire muscoli e ossa e aumentare la longevità, è necessario un consumo maggiore di proteine. Le esigenze proteiche devono essere soddisfatte per evitare debolezze muscolari e perdita di massa ossea. Questa analisi si basa su una revisione critica della letteratura scientifica che mostra come un apporto proteico più elevato sia correlato a una migliore salute scheletrica e una maggiore resistenza ossea.
Teoria dell’IGF-1 e l’invecchiamento
L’IGF-1 (Insulin-Like Growth Factor 1) è una proteina cruciale per la crescita muscolare e ossea. Alcuni studi suggeriscono che ridurre l’IGF-1 può aumentare la durata della vita nei topi, ma questa teoria non è direttamente applicabile agli esseri umani. Gli esseri umani, essendo più complessi, necessitano di IGF-1 per costruire e mantenere la massa muscolare, migliorare la sensibilità all’insulina, supportare la funzione immunitaria e prevenire le cadute. Ridurre cronicamente l’IGF-1 potrebbe quindi avere effetti negativi sulla salute generale e sulla prevenzione delle fratture. Mantenere livelli adeguati di IGF-1 è essenziale per la sintesi proteica e la rigenerazione ossea, cruciali per contrastare l’osteoporosi e questo può essere fatto con l’esercizio che facciamo seguire ai nostri pazienti e la dieta specifica.
Proteine animali vs. proteine vegetali nell’osteoporosi 2024
Le proteine animali sono preferite poiché sono proteine complete che contengono tutti gli aminoacidi essenziali e sono meglio assorbite dal corpo. Le proteine vegetali, inclusa la soia, richiedono un’assunzione maggiore per ottenere gli stessi benefici delle proteine animali. Molte proteine vegetali possono contenere contaminanti come pesticidi e fitonutrienti che possono influire negativamente sulla salute. Inoltre, è consigliato aumentare del 60% l’assunzione di proteine vegetali per compensare la loro minore biodisponibilità. Questa preferenza si basa su evidenze scientifiche che mostrano come le proteine animali siano più efficaci nel supportare la sintesi proteica e il mantenimento della massa muscolare e ossea.
Impatto ambientale dell’agricoltura animale
Discutendo l’impatto ambientale dell’allevamento animale, si sostiene che eliminare gli animali non ridurrebbe significativamente le emissioni di gas serra e potrebbe addirittura peggiorare la situazione ambientale a causa della necessità di aumentare la produzione agricola vegetale. L’agricoltura nel suo complesso rappresenta solo il 10% delle emissioni di gas serra e gli animali svolgono un ruolo cruciale nel ciclo del carbonio e nel miglioramento della qualità del suolo. Eliminare gli animali aumenterebbe la necessità di fertilizzanti sintetici, peggiorando ulteriormente l’impatto ambientale.
Agricoltura rigenerativa
L’agricoltura rigenerativa è promossa come una soluzione sostenibile che integra animali e piante per creare sistemi alimentari nutrienti e a basso impatto ambientale. Questa pratica aiuta a migliorare la qualità del suolo e la salute degli animali e delle piante. Supportare queste pratiche acquistando prodotti da fattorie locali rigenerative può ridurre l’impatto ambientale complessivo e migliorare la qualità del cibo prodotto. Questo approccio è supportato da ricerche che mostrano come l’agricoltura rigenerativa possa migliorare la salute del suolo e ridurre le emissioni di gas serra.
Verdure e anti-nutrienti nell’osteoporosi
Mentre le verdure sono nutrienti, contengono anche anti-nutrienti che possono inibire l’assorbimento dei nutrienti e causare infiammazioni. La corretta preparazione delle verdure, come la bollitura, la cottura a vapore e la fermentazione, può ridurre questi anti-nutrienti. Ad esempio, gli ossalati presenti negli spinaci possono interferire con la funzione intestinale e devono essere preparati adeguatamente per evitare problemi. La cottura delle verdure può migliorare la loro digeribilità e ridurre l’impatto negativo degli anti-nutrienti, promuovendo una migliore salute intestinale e una maggiore assunzione di nutrienti essenziali.
Latticini e salute delle ossa
I latticini possono aumentare i livelli di IGF-1, benefici per la salute ossea, sebbene alcune persone possano avere intolleranze al lattosio o alla caseina. Si suggeriscono alternative come latticini crudi o fermentati, che conservano più nutrienti e sono spesso meglio tollerati. È consigliato considerare latticini provenienti da fonti biologiche e di alta qualità per massimizzare i benefici per la salute.
Nuove scoperte 2024: legami tra microbioma intestinale e densità ossea
L’osteomicrobiologia rivela un promettente legame tra il microbiota intestinale e la prevenzione dell’osteoporosi. Nuove ricerche evidenziano ceppi microbici che influenzano la densità ossea, aprendo la strada a terapie mirate. Il microbioma intestinale è un target per migliorare la forza ossea attraverso la vitamina K derivata dai microbi e gli acidi grassi a catena corta (SCFA). Gli SCFA rilasciati dal microbiota intestinale hanno effetti diretti sul rimodellamento osseo e possono influenzare la risposta immunitaria che modula l’attività degli osteoclasti e degli osteoblasti.
Un nuovo studio osservazionale basato su due ampie coorti esamina i potenziali legami tra il microbioma intestinale e la salute scheletrica. Douglas P. Kiel, MD, ha utilizzato scansioni di tomografia computerizzata quantitativa periferica ad alta risoluzione per valutare la densità minerale ossea volumetrica, coinvolgendo due coorti: il Framingham Heart Study (FHS) e lo studio Osteoporosis in Men (MrOS). Nella coorte FHS, è stata osservata un’associazione negativa tra l’abbondanza di alcuni batteri e le misure ossee, mentre nella coorte con individui più anziani, alcune abbondanze microbiche erano associate a una maggiore densità ossea corticale.
Le associazioni coerenti tra microbiota intestinale e misure scheletriche suggeriscono una connessione tra il microbioma intestinale e il metabolismo scheletrico. Comunque sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire la causalità. Queste scoperte aprono la strada allo sviluppo di strategie terapeutiche mirate al microbiota intestinale per prevenire e trattare l’osteoporosi. Interventi che mirano al microbiota intestinale, come probiotici o antibiotici, sono stati trovati influenzare il rimodellamento osseo e quindi emergono come una nuova promettente terapia per l’osteoporosi.
Probiotici e salute ossea
Recenti ricerche hanno dimostrato che l’integrazione con probiotici può avere un impatto significativo sulla salute ossea. Studi hanno evidenziato come specifici ceppi probiotici possano migliorare la densità ossea e ridurre l’infiammazione intestinale, contribuendo alla prevenzione dell’osteoporosi. Ad esempio, studi come quelli di Clarke et al. (2014) e Behera et al. (2020) hanno mostrato che i probiotici possono modulare il microbiota intestinale, migliorando l’assorbimento dei nutrienti essenziali per la salute delle ossa e influenzando positivamente il metabolismo osseo. Inoltre, esperimenti su modelli animali hanno dimostrato che ceppi come Lactobacillus reuteri e Bifidobacterium longum possono stimolare la formazione ossea e inibire il riassorbimento osseo, suggerendo un potenziale terapeutico per l’uso dei probiotici nella gestione dell’osteoporosi.
Abbiamo parlato di problematiche intestinali e dei test disponibili per capire lo stato di salute del nostro intestino in questa diretta con la nostra nutrizionista dott.ssa Silvana Magi, esperto di psiconeuroendocrinoimmunologia e il nostro Davide.
Queste scoperte si integrano perfettamente con l’approccio nutrizionale che enfatizza l’importanza di una dieta equilibrata e ricca di proteine per mantenere la salute ossea e muscolare. Le ricerche recenti sul microbioma intestinale offrono ulteriori prove a sostegno dell’importanza di una nutrizione adeguata e del ruolo critico del microbiota nella regolazione del metabolismo osseo.
I nostri percorsi per mantenere la salute delle ossa
Nei nostri percorsi di rinascita, offriamo programmi specifici per il mantenimento e il miglioramento della densità ossea attraverso la dieta personalizzata e l’allenamento adattato. Attraverso una combinazione di allenamenti mirati, consulenze nutrizionali e monitoraggio continuo, ci assicuriamo che ogni paziente riceva un piano personalizzato. I nostri esperti lavorano a stretto contatto con te per adattare gli esercizi alla tua condizione e per garantirti un supporto costante.
Partecipando ai nostri percorsi, avrai accesso a masterclass esclusive che trattano in dettaglio vari aspetti della salute ossea, inclusi consigli pratici su nutrizione, esercizio fisico e integrazione. Inoltre, le nostre sessioni one-to-one ti permetteranno di discutere in dettaglio le tue preoccupazioni e di ricevere consigli specifici per la tua situazione.
Conclusione
Mantenere la densità ossea è fondamentale per prevenire fratture e altri problemi legati all’osteoporosi. Attraverso una combinazione di nutrizione specie specifica, esercizio fisico appropriato e un’adeguata supplementazione, è possibile mantenere la salute delle ossa anche in età avanzata. I nostri percorsi di rinascita sono progettati per supportarti in ogni fase, assicurandoti di avere tutte le risorse e il supporto necessari per mantenere ossa forti e sane.
Per maggiori informazioni sui nostri percorsi e per iscriverti, contattaci direttamente via email all’indirizzo fitness40piu@gmail.com oppure al numero whatsapp 3335092156.
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Fonti e referenze scientifiche
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